100 quiz illustrati con 3 risposte possibili: una è assurda, una è plausibile, una sola è vera. Mettete alla prova il vostro sapere e, per rendere più appassionante il gioco, cronometrate il tempo! Età di lettura: da 6 anni.
Grammaland, il parco dei divertimenti nel quale si spiegano le regole della grammatica in modo originale e spassoso, offre sempre nuove attrazioni: il campo da rugby in cui l’animatore Tacalahaka propone subdoli quiz sulla H, il Padiglione delle Pronunce Sbagliate dove i ragazzi che inciampano sugli accenti precipitano in uno scivolo a chiocciola... Il professor Furio Mangiafuoco, l’inventore di Grammaland, già sogna di accogliere nel suo parco migliaia di classi in gita scolastica, quando all’improvviso si ritrova sotto attacco. Mentre una mano misteriosa traccia scritte sgrammaticate su un muro, grossi mostri di lamiera abbattono le attrazioni di Grammaland a forza di bestialità che traboccano dalle chat sui cellulari, orrori di pronuncia, strafalcioni assortiti e costruzioni oscure che infestano i temi a scuola. Da solo, Mangiafuoco non potrà resistere al bombardamento. Ma saranno proprio i ragazzi ospiti di Grammaland a sfidare il terrore prodotto dall’errore: a loro spetterà l’ultima difesa della bellezza e dell’efficacia dell’italiano corretto. Terrore a Grammaland è una nuova avventura romanzesca tra le insidie e le sorprese della grammatica. È una grande caccia all’errore, ma anche la scoperta di una lingua semplice, viva ed espressiva che i ragazzi potranno perfino insegnare agli adulti.
Strani mostri stanno distruggendo Grammaland con mitragliate di orrori grammaticali.
L’Errore scorrazzerà incontrastato?
O il professor Mangiafuoco e i suoi ragazzi riusciranno a fermarlo?
Massimo Birattari
Massimo Birattari è laureato in storia e diplomato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Redattore, traduttore, consulente editoriale, è autore di una grammatica pratica, Italiano. Corso di sopravvivenza (Tea, 2015), e di un “manuale di stile”, È più facile scrivere bene che scrivere male (Ponte alle Grazie, 2011; incluso nel 2017 nella Biblioteca della lingua italiana del “Corriere della Sera”). Ha curato Io scrivo, corso di scrittura in 24 volumi del “Corriere della Sera” (2011; nuova edizione Fabbri-Centauria, 2014 col titolo Scrivere). Tra i suoi libri per ragazzi, I rivoltanti romani (con Terry Deary; Salani, 1999); I barbuti barbari (Salani, 2008) e Vite avventurose di santi straordinari (Rizzoli, 2009), entrambi con Chicca Galli; e per Feltrinelli Kids Benvenuti a Grammaland (2011), La grammatica ti salverà la vita (2012), Scrivere bene è un gioco da ragazzi (2013), Leggere è un’avventura (2014), L’Italia in guerra (2015), Come si fa il tema (2017) e Terrore a Grammaland (2018). È autore anche della scatola-gioco Le carte della grammatica (Gribaudo, 2015) e di Invece di fare i compiti (Rizzoli, 2017). Il suo blog è www.grammaland.it.
Tutti gli studenti di tutte le scuole superiori si troveranno molte volte davanti al foglio protocollo del tema in classe. Per molti di loro, la stesura di un tema non è un'azione naturale, anzi è un cammino a ostacoli. Massimo Birattari si rivolge per la prima volta agli adolescenti (e ai loro genitori e insegnanti) alle prese con la scrittura scolastica. E proprio perché non è un insegnante (ma ha molti contatti con il mondo della scuola) non propone modelli astratti e artificiali, ma l'italiano chiaro, efficace ed espressivo del buon giornalismo, della buona saggistica, della buona narrativa (perché entrare nel laboratorio dei bravi scrittori significa imparare le loro tecniche e i loro trucchi, che possono benissimo essere applicati ai temi). Agli esempi positivi aggiunge anche quelli negativi, sempre accompagnati da analisi e proposte di semplici rimedi. Non ci sono "temi svolti", ma la sezione dedicata alla stesura mostra come si procede, passo dopo passo, a scrivere un tema; il libro diventa così un viaggio nella testa di uno che scrive, attraverso le scelte, i ripensamenti, le strade scartate. E una parte del testo è dedicata alle varie forme della prova scritta d'italiano alla maturità: il tema di attualità, quello storico, l'analisi del testo letterario, l'articolo di giornale e il saggio breve.
Prima della Grande guerra c'erano re e imperatori, l'Europa possedeva colonie in Africa e in Asia, gli analfabeti erano la maggioranza della popolazione, le donne di solito non lavoravano (e non votavano)... La Prima guerra mondiale è all'origine di quella trasformazione che, nel bene e nel male, ha creato il nostro mondo. Questo libro è una macchina del tempo che trasporta i ragazzi di oggi al 24 maggio 1915, quando l'Italia entrò in guerra contro l'Austria, e prima ancora al 28 giugno 1914, all'attentato di Sarajevo, fino al 4 novembre 1918, il giorno della vittoria dopo anni di massacri. Spiega le cause e gli eventi casuali che incendiarono l'Europa; racconta le battaglie e la vita quotidiana nelle trincee, sulle montagne, in città, nei campi di prigionia; mostra gli oggetti, le divise, le armi, gli aerei, le navi, i sommergibili; percorre luoghi legati per sempre a memorie insanguinate: l'Isonzo, il Piave, il Carso, le Alpi, Caporetto, Vittorio Veneto. Soprattutto, questo libro-macchina del tempo ci fa ascoltare le voci dei protagonisti, politici e generali, soldati semplici e ufficiali, scrittori e persone comuni, al fronte e a casa, immergendoci in una realtà che ci appare lontana - la guerra totale - ma che non deve essere dimenticata. Età di lettura: da 9 anni.
Pensate che leggere sia noioso? Allora non avete mai partecipato al super-reality L'isola dei personaggi famosi, dove otto ragazzi si trovano a vivere "dentro" celebri romanzi: naufragano come Robinson Crusoe, si incontrano nel salone di un gran ballo come Lizzy e Darcy in "Orgoglio e pregiudizio", si aggirano per le strade buie e nebbiose percorse dal dottor Jekyll e dal signor Hyde... Ma seguendo a bordo di una misteriosa imbarcazione un ancor più misterioso capitano dallo sguardo magnetico, i ragazzi si accorgeranno che oltre la vita di tutti i giorni, e oltre il reality, esiste un'ultrarealtà in cui le azioni, i sentimenti, i protagonisti sono più vivi e più intensi: in ogni giardino si nasconde una giungla, in ogni gioco un'avventura, in ogni emozione un romanzo. Così, questa storia, popolata di moschettieri, pirati, piccole donne, fate, spietate assassine, ragazzi volanti e bambini magici caduti sulla Terra, diventa, fra un colpo di scena e l'altro, un laboratorio di lettura per esplorare altre epoche e altri mondi, e scoprire, nei personaggi che ci fanno sognare, qualità, difetti, passioni che proprio grazie ai grandi libri possiamo riconoscere in noi stessi. Età di lettura: da 8 anni.
Scrivere bene non serve solo a prendere un bel voto in italiano. Serve a pensare bene, a esprimere i sentimenti, a comunicare le cose che ci stanno a cuore, a convincere gli altri, addirittura a creare interi mondi. Lo sperimentano i ragazzi protagonisti di questo libro, vittime di uno scienziato che sostiene di aver inventato una macchina capace di trasformare in realtà le cose scritte (ma solo quelle scritte "bene", con precisione ed efficacia). La macchina fa quel che promette, anzi ben di peggio. I ragazzi entrano nel più straordinario videogioco mai concepito, Scriptoria: con l'aiuto del professor Furio Mangiafuoco dovranno superare una serie di prove tutte legate alla scrittura, mettendosi all'opera su testi diversi, imparando a servirsi di una lingua chiara ed espressiva. Se scriveranno "bene", le loro parole creeranno ambienti meravigliosi, inventeranno personaggi e li condurranno al livello successivo; se scriveranno "male", non potranno sperare di fuggire dal videogioco e tornare a casa. Insomma, "Scrivere bene è un gioco da ragazz"i è un vero romanzo (avventuroso, fantascientifico, ricco di colpi di scena fino all'ultima pagina) che però vuole rispondere a un'esigenza fondamentale: fornire a ragazzi, insegnanti e genitori una serie di idee e consigli per imparare a scrivere in italiano. Età di lettura: da 8 anni.
IL LIBRO
Passiamo sempre più tempo a scrivere. Non solo sms e messaggi di chat zeppi di abbreviazioni e faccine, ma anche lunghe email personali o di lavoro, commenti a forum, articoli scritti per siti web. E più scriviamo, più vediamo crescere – sui giornali, in televisione, in internet – la preoccupazione sullo stato di salute della nostra lingua. Si moltiplicano manifesti per la difesa dell’italiano, proposte per l’istituzione di un Consiglio superiore della lingua, considerazioni desolate sulla competenza grammaticale degli alunni e anche degli insegnanti, denunce di errori di ortografia, sintassi e logica nei temi di quello che una volta si chiamava esame di maturità, articoli su clamorose bocciature di tutti i candidati a posti di funzionari pubblici, sempre a causa degli errori di ortografia...
Questo libro ha uno scopo: risolvere i dubbi della grammatica e guarirci dall’insicurezza e dal timore reverenziale nei confronti dell’italiano. Spiega con metodo e chiarezza regole ed eccezioni, illumina gli angoli bui evitati talvolta anche da vocabolari e manuali scolastici, si sofferma sugli errori più comuni con esempi reali e quotidiani. Fa propaganda, soprattutto, a una lingua viva, ricca, chiara, precisa e dunque efficace.
I GIUDIZI
"Ho molto discusso di lingua italiana con Massimo Birattari. Mi sono battuto ogni volta con valore; ma ho dovuto ammettere che aveva quasi sempre ragione lui. L'uomo non è autoritario, è autorevole. Se non fosse anche simpatico, perbene e interista, forse lo odierei."
Beppe Severgnini
L'AUTORE
Massimo Birattari
Massimo Birattari, diplomato (in storia) presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, è stato redattore di libri scolastici, traduttore (di Paul Auster, John Banville, Joseph O’Connor, Mordecai Richler, Vikram Seth), ghost writer. Oggi è consulente editoriale e copywriter pubblicitario. Tra i suoi libri, per ragazzi, I rivoltanti romani (con Terry Deary, Salani 1998), I barbuti barbari (con Chicca Galli, Salani 2008) e Vite avventurose di santi straordinari (con Chicca Galli, Rizzoli 2009).
Il cofanetto contiene tre volumi della collana Brutte Storie sulla storia d'Italia ai tempi dei romani: "I rovinosi romani", "I barbuti barbari" e "I rivoltanti romani". Età di lettura: da 10 anni.
La grammatica vi fa paura? Quando consegnate una verifica tremate già al pensiero dei segnacci rossi e blu che la tempesteranno? Be', un brutto voto non è niente al confronto a quello che succede ai protagonisti di questo libro, ragazzi come voi che, grazie a un misterioso benefattore, trascorrono una settimana in una villa-castello nel cuore di una valle sperduta dove piove sempre, i cellulari non prendono, non c'è internet e qualcuno ha pure tagliato i fili del telefono. In compenso, ci sono pericolose creature delle tenebre licantropi, vampiri, fantasmi e mostri assortiti - che attaccano quando sentono l'odore degli errori di grammatica. Fra torri, fossati, un'inquietante biblioteca, corridoi bui, misteriosi rumori notturni, inspiegabili apparizioni e naturalmente un passaggio segreto, l'orrore incombe sugli errori. Con l'aiuto del professor Mangiafuoco, i ragazzi dovranno salvare la pelle districandosi fra i trabocchetti di verbi transitivi, intransitivi, attivi e passivi, di soggetti, predicati e complementi, di pronomi relativi e congiuntivi a rischio, di punti, virgole e perfino punti e virgola, per scoprire poi le regole della fabbrica delle parole e i segreti del vocabolario. Fino al colpo di scena finale. Età di lettura: da 8 anni.