Dal ritrovamento di documenti inediti in italiano emerge la singolare vita di un frate tedesco, fervente patriota, morto ad Auschwitz per aver aiutato gli ebrei. Aniceto Koplin, cappuccino, autore di testi poetici e articoli scientifici, intesse in gioventù le lodi del soldato tedesco e del suo eroismo ed è un convinto sostenitore della potenza germanica e della funzione della guerra. Il suo patriottismo subisce però un notevole contraccolpo mentre si trova a Varsavia, la prima città europea occupata da Hitler. Cambia allora il suo cognome in Kopli?ski per solidarietà con la nazione polacca e dedica la maggior parte del suo tempo ai poveri. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la capitale viene occupata dai tedeschi e viene istituito il ghetto. Padre Aniceto aiuta gli ebrei a nascondersi e fabbrica per loro certificati falsi. Il suo disprezzo nei confronti della Germania hitleriana diviene manifesto. Arrestato e condotto ad Auschwitz, vi troverà la morte. Viene beatificato nel 1999.
L'esercito mongolo guidato da Ögödei, terzogenito di Gengis Khan, diede inizio all'invasione dell'Europa alla fine dell'anno 1236. Dopo aver devastato le popolazioni di Ungheria, Bulgaria, Russia e Ucraina, gli invasori erano penetrati nel territorio austriaco arrivando fino ai confini del Friuli. La conquista dell'intero continente, allora diviso in numerosi regni e indebolito dal contrasto tra papato e impero, si interruppe inaspettatamente alla fine del 1241 con la morte di Ögödei. Poco più di tre anni dopo, papa Innocenzo IV decise di inviare ai Tartari un'ambasciata di pacificazione e investì del compito il socievole e colto frate umbro Giovanni da Pian del Carpine, uno dei primi seguaci di san Francesco. Accanto alla missione ufficiale, egli era incaricato di raccogliere il maggior numero di informazioni sul misterioso popolo dei mongoli e soprattutto sul segreto della sua forza militare. L'avventuroso viaggio via terra iniziò da Lione il 16 aprile 1245, ma solo alla fine dell'anno successivo il frate riuscì a consegnare la missiva del Papa al Gran Kahn. La missione del primo europeo a essere ricevuto nel cuore del potere tartaro terminò solo alla fine del 1247: oltre alla risposta negativa dei mongoli, frate Giovanni portò in Europa un prezioso resoconto sulla geografia, la storia, la civiltà e la vita quotidiana di un popolo bellicoso allora pressoché sconosciuto.
Coloro che hanno conosciuto personalmente il santo di Assisi sono rimasti così colpiti dal suo messaggio evangelico da rimanerne segnati in modo profondo. L'autore illustra il percorso spirituale della prima fraternità minoritica formatasi intorno a Francesco: si tratta di un'esperienza legata al periodo sorgivo del carisma francescano, caratterizzata da una forte carica motivazionale, basata prevalentemente su un'intensa vita di fede, intessuta di umiltà, docilità spirituale, servizio evangelico, fino al desiderio del martirio. In quel gruppo di frati troviamo ogni genere di personalità, accomunate dall'impegno sincero a vivere secondo la «perfezione del Santo Vangelo».
La prima parte dello studio presenta le principali caratteristiche della vita spirituale della giovane fraternità minoritica, situandola nel suo ambiente storico e culturale, mentre la seconda prende in esame alcune figure di frati la cui vocazione è stata segnata in modo singolare dall'incontro con san Francesco: Bernardo da Quintavalle, frate Leone, Cesario da Spira, Egidio d'Assisi, Tommaso da Celano, Rizzerio da Muccia, Simone da Collazzone, Giordano da Giano, Giovanni da Pian del Carpine, Antonio da Padova. La scelta di queste figure è dettata primariamente dalla presenza di testi scritti dai protagonisti o dagli agiografi che consentono di descrivere i tratti salienti della loro spiritualità.
L'esperienza raccontata è tuttora attuale e offre riflessioni importanti non soloper formare i fratelli e le sorelle minori sul modello di Francesco.
Sommario
Abbreviazioni e sigle. Introduzione. I. I PRIMI PASSI DEL PERCORSO SPIRITUALE DELLA NASCENTE FRATERNITÀ MINORITICA. 1. I primi frati di Francesco. 2. Elementi caratteristici della vita di preghiera dei primi frati. Gli studi nell'Ordine e la spiritualità dei Frati Minori. II. LA SPIRITUALITÀ DI COLORO CHE HANNO CONOSCIUTO FRANCESCO D'ASSISI. 1. «Conversione» di Bernardo da Quintavalle, esempio per gli altri frati. 2. Frate Leone - «memoria» vivente del passato. 3. Cesario da Spira - l'irripetibile amicizia con Francesco. 4. Egidio d'Assisi e la saggezza spirituale del compagno di Francesco. 5. Tommaso da Celano - uno «dei quattro evangelisti francescani». 6. Rizzerio da Muccia - La pace perfetta dell'anima. 7. Simone da Collazzone, gli Atti di una canonizzazione mancata. 8. Giordano da Giano alla luce della sua Cronaca. 9. Giovanni da Pian del Carpine e la Storia dei Mongoli. Antonio da Padova - iniziatore della scuola francescana e dottore evangelico. Bibliografia. Indice dei nomi.
Note sull'autore
WIESŁAW BLOCK (1968), polacco, frate minore cappuccino della Provincia di Varsavia, è professore aggiunto di Spiritualità francescana sistematica all'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum di Roma. Ha studiato Teologia spirituale all'Università cattolica di Lublino, dove ha ottenuto il dottorato con una dissertazione dal titolo: «Le figure bibliche nella Vita secunda applicate a san Francesco d'Assisi alla luce dell'agiografia precedente» (Sandomierz 2003). Autore di diverse pubblicazioni, sia in italiano che in polacco, su temi di spiritualità francescana, collabora stabilmente con varie riviste scientifiche.