Il mondo sta correndo verso la rovina perché ha rifiutato Dio e perché l'uomo ha posto se stesso al centro dell'universo. Le leggi emanate da quasi tutti i paesi europei, Italia compresa, per difendere i diritti (divorzio, aborto, matrimonio omosessuale, eutanasia ecc.) hanno provocato la rovina morale della società e lo sfacelo delle famiglie. La gente comune non ha più modo di conoscere la realtà di quello che sta succedendo: ogni fonte di informazione è ormai asservita al potere e usa ogni mezzo per nascondere la verità. Anche la Chiesa sta accettando supinamente quanto le viene proposto dai media mondiali per non doversi opporre al politicamente corretto. Una delle voci che più si sono fatte sentire in questi ultimi tempi e che hanno avuto il coraggio di parlare chiaro in tutti i campi, spaziando dalla politica alla religione, dalla difesa della fede al rifiuto della dittatura mondiale dell'omosessualismo e della teoria del gender, è quella di Maurizio Blondet che gestisce con acume e penna maestra il blog Blondet & Friends. In questo volume è raccolta una selezione di articoli tratti dal suo blog.
In un momento particolarmente drammatico dell'interminabile conflitto arabo-israeliano, questo provocatorio libro, giunto alla 3ª edizione ampliata e aggiornata, parte dall'attentato dell'11 settembre 2001 per ricostruire, con accuratezza e ricchezza di documentazione, i retroscena di un situazione apparentemente senza sbocco.
In un contesto nel quale, funebre cippo epocale, si staglierà a lungo la pira delle Torri gemelle di Manhattan, l'«antagonismo» globale risulta il fenomeno di gran lunga più minaccioso. Blondet spiega come e perché siano sorte, contemporanee e complici, la nuova burocrazia interplanetaria e il nuovo indomabile Quinto Stato: due caste contrapposte negli scopi ma apparentate dallo sprezzo per la civiltà democratica e dalla capacità di agire dappertutto. L'una vuole il Controllo globale; l'altra, propriamente, non vuole perché non è capace di intendere e di volere (ed è per questo che il supercapitalismo l'apprezza come il migliore degli antagonisti) (pp. 248).