Consapevole fin dall'adolescenza della propria responsabilità morale e storica, Alberto si formò culturalmente e religiosamente nella Firenze di La Pira, ricca di fermenti, e nel clima ecumenico di due collegi svizzeri. Allontanatosi dalla Chiesa cattolica nel 1961, s'impegnò con passione in un progetto politico che fosse all'altezza del "crinale apocalittico" degli anni Sessanta, rispondendo all'esigenza di portare a compimento la giovane e incerta democrazia italiana. Dalla fondazione di "Nuova Resistenza", all'azione svolta come dirigente della Federazione giovanile socialista (1964-66), dalla poliedrica attività pubblicistica su Astrolabio, Rinascita, l'Unità e sul quotidiano palermitano L'Ora, no alla sua adesione al PCI (1968) e all'intenso lavoro svolto a Botteghe Oscure, si articola un percorso in cui l'attenzione per il mondo cattolico e l'interesse per la ricerca teologica non vennero mai meno. L'audace progetto politico del "compromesso storico" berlingueriano cui diede il suo creativo contributo e l'inquieta e onesta ricerca interiore, testimoniano quella "volontà di futuro" che farà approdare la sua breve ma intensa esistenza a una lucida resa all'amabile azione della Grazia.
"La politica della guerra di posizione è la politica giusta (...), ma il problema è tener desta nei fortini necessariamente attrezzati con tutti i conforts, la volontà di una città futura". Protagonista degli anni Sessanta, Alberto Scandone ha speso la sua breve ma intensa esistenza in un'inesauribile attività, politica e pubblicistica, al servizio di un progetto delineato fin dall'adolescenza. Sulla base di scritti inediti e di testimonianze questa biografia ricostruisce il suo itinerario umano e culturale che si snoda all'interno di un mondo - la Firenze di La Pira e gli elitari collegi svizzeri, la Roma dei giochi politici e di Pasolini, le vitali contraddizioni di Palermo e i drammi della Sicilia - che coniuga in un intreccio singolare le ragioni personali del vivere e quelle universali della Storia. Ne emerge il profilo di una personalità ricca e poliedrica: realismo politico e tensione morale, umorismo e distacco da sé, vocazione ereticale e senso delle istituzioni, un'intima spiritualità in cui si avvicendano resistenza e resa alle pressioni della Grazia. In Appendice alcuno scritti e documenti inediti.