Il volume intende far riflettere sull'importanza e sulla funzione della letteratura nella società odierna. Ha senso oggi accostarsi alla lettura degli scrittori e dei poeti in una società che sembra considerare secondari i valori dello spirito? E qual è tale senso? A questo interrogativo l'autore intende offrire le sue personali risposte, sulla scorta della propria esperienza di docente di Lettere e della riflessione sviluppata sulla letteratura dai più grandi scrittori.
Salvatore Satta è universalmente noto come insigne giurista, cui si deve un'originale teoria del diritto processuale. Forse meno noto è che egli fu anche un fine letterato e scrittore, come dimostrano i suoi tre romanzi, La veranda, De profundis e Il giorno del giudizio. In essi egli elaborò, sulla scorta delle sue sterminate letture e della propria concezione del diritto e della norma, una personale visione della vita, profondamente permeata dalla fede cristiana. Scopo della presente ricerca è quello di indagare questa visione esistenziale e, soprattutto, i modi in cui all'interno di essa si inserisce la meditazione dell'autore sul Cristianesimo.