Intento del volume è arrivare a comprendere in profondità i meccanismi costruttivi e di funzionamento dei diversi programmi televisivi, senza fermarsi a un'analisi descrittiva delle forme testuali. L'obiettivo è comprendere la televisione nella "realtà" di chi la fa, nelle logiche di chi decide la realizzazione di un programma piuttosto che di un altro, nella funzione anche strategica dei programmi in un'ottica industriale e/o di coerenza di palinsesto. Il volume si caratterizza inoltre per il fatto di indagare anche territori spesso dimenticati dagli studi del settore, come le specificità dei diversi formati della fiction, i cartoni animati, la divulgazione scientifica, la web tv.
In cima alle preferenze del pubblico più giovane, competente e selettivo nella scelta di cosa guardare in televisione, ci sono oggi i telefilm americani. Le serie Usa sono anche il genere più amato dalla critica specializzata e dagli addetti ai lavori. Dr. House, Lost, Desperate Housewives sono solo alcuni dei titoli diffusamente indicati come vertici di qualità televisiva. Alcune serie hanno costituito tappe fondamentali della storia del telefilm. Tra esse, ha avuto un ruolo decisivo ER - Medici in prima linea, la serie medica che, ideata da Michael Crichton e prodotta da Steven Spielberg, ha fatto epoca negli anni Novanta, imponendo standard produttivi fino ad allora impensabili. Ad ER, alle sue soluzioni spettacolari innovative, è dedicato questo libro. La prospettiva adottata, in sintonia con il prodotto telefilmico, figlio di un sistema produttivo dominato dalla figura dello sceneggiatore, è quella del racconto. Il saggio si concentra perciò sulle strutture narrative e sulla costruzione dei personaggi per sviluppare l'analisi di una serie che ha influito sull'immaginario delle audience mondiali. Proprio, però, in considerazione di questa forte e duratura influenza culturale di ER, il saggio conduce anche una più ampia riflessione sui contenuti, sulle emozioni, sui valori che la serie ha espresso nel corso degli anni.