Possono dei capolavori settecenteschi illuminare il presente, delineando una mappa di sentimenti ed eros tuttora attuale? Attraverso la trilogia di opere creata col librettista Lorenzo Da Ponte, Wolfgang Amadeus Mozart ha dimostrato di sì. In quel corpus miracoloso costituito da "Nozze di Figaro", "Don Giovanni" e "Così fan tutte", il compositore ha scandagliato profeticamente ogni aspetto dell'amore, affrontando problemi come la violenza sulla popolazione femminile e la trappola in cui cadono le "donne che amano troppo". Ha prospettato temi avveniristici come la possibilità di amare più persone, il sesso in adolescenza e nella quarta età, la scelta di essere single, la propensione alla bisessualità. Le autrici esplorano, con rigore scientifico e prosa leggera e acuminata, questo perfetto congegno musicale tripartito: ne legano i contenuti politici e sociali alla vita di Mozart (ai suoi rapporti, alle sue frequentazioni, alle sue letture), mettono a fuoco l'anticonformismo e la preveggenza delle figure femminili, seguono le indicazioni sull'innocenza dell'adulterio dettate dallo scambio di coppie in "Così fan tutte", mostrano i falsi miti del dongiovannismo. Ne deriva un universo che parla agli eterosessuali e agli omosessuali, a chi ha conquistato un'estasi monogamica non obbligata, ai poliamoristi in guerra con l'ipocrisia e agli amanti clandestini refrattari alla mistica della trasparenza.
Per Mozart essere massone significava vivere sentendosi partecipe di un percorso condiviso. La sua adesione era totale, come avveniva e avviene nella storia, quando si sviluppano movimenti di marcato carattere etico, con forti istanze di aggregazione religiosa, politica o semplicemente ideale. Mozart era tutt'altro che un uomo e un artista poco interessato alle vicende del suo tempo. Questo libro indaga sfaccettature e segreti di uno dei più grandi compositori mai esistiti, attraverso un'analisi delle sue vicende personali e delle sue opere, da "Le nozze di Figaro" al "Don Giovanni", a "Così fan tutte", considerando inoltre le influenze letterarie, etiche e politiche che hanno portato Mozart a pensare di fondare una nuova loggia massonica.
Il libro è una lunga riflessione di Claudio Abbado a colloquio con Lidia Bramani, assistente del Maestro da molti anni. Abbado tocca numerosi argomenti di carattere generale: dal ruolo della cultura nel mondo di oggi al problema della formazione musicale. Particolare attenzione è rivolta all'attività musicale giovanile (il Maestro dirige l'orchestra Gustav Mahler, costituita da elementi che provengono sia dall'Europa occidentale che da quella orientale). Ripercorrendo le proprie esperienze personali, gli incontri, le scelte, le aspirazioni, Abbado difende le ragioni della musica pura e del talento e chiarisce come non debbano essere subordinate a impedimenti di tipo organizzativo e a clientelismi che offendono l'arte.