Siamo l'ottava economia mondiale per PIL, la settima a livello industriale, quinta per surplus commerciale e con uno dei più bassi livelli di indebitamento privato. Eppure siamo depressi, insoddisfatti, ci aggrappiamo alle sirene della politica e alle loro messianiche e spesso irrealizzabili promesse. Se avessimo voluto una riprova di come in Italia si tacciono le verità più scomode, eccola arrivare con la pandemia di Covid-19, un'occasione per la classe politica di mettersi in mostra promettendo sussidi a debito, anche per cifre ingenti, senza però spiegare ai cittadini le conseguenze delle scelte fatte sul nostro futuro tenore di vita. Si prosegue con un assistenzialismo che produce solo nuovi poveri. Ma lo spread e i mercati? Riusciremo nel 2021 a pagare le pensioni? Alberto Brambilla traccia in queste pagine un dettagliato bilancio dell'economia italiana sfatando molti luoghi comuni su pensioni, tasse, sanità, modelli di vita della società: «Un tentativo di dare una risposta fuori dagli schemi comuni e fuori dal coro alle domande che si pongono spesso i cittadini per capire meglio il loro presente e il futuro che li aspetta».
Il complesso e quanto mai attuale tema del welfare, e del welfare pensionistico in particolare, viene affrontato qui in modo innovativo e originale, rispetto ai classici lavori monografici di matrice esclusivamente storico-sociologica o giuridica o economica o inseriti nell'area della scienza delle finanze. Il libro sceglie un approccio multidisciplinare per una maggiore e più completa comprensione della materia, che viene analizzata nelle sue diverse sfaccettature, secondo un filo conduttore volutamente 'non ideologico', capace di guardare al sistema di protezione sociale (nella sua storia, nelle sue finalità, nei suoi elementi critici e nelle sue possibilità e potenzialità future) avendo come riferimento prima di tutto la 'natura' del soggetto da 'proteggere': l'uomo, con le sue differenti peculiarità e attitudini, membro di una società che comprende al suo interno grandi e innegabili elementi di diversità. Il lavoro inizia con una ricognizione completa dei modelli di welfare che si sono sviluppati prevalentemente in Europa e ne analizza il processo di convergenza, dalla nascita del welfare state alla crisi di questi anni; prosegue poi con una ricostruzione storica dell'evoluzione del welfare in Italia, dall'Unità a oggi. Si passa quindi a un'analisi dettagliata dei profili economici, attuariali e gestionali dei sistemi previdenziali, per finire con una originale riclassificazione del bilancio dello Stato e della spesa per welfare regionalizzata.