Questo secondo volume è dedicato alla civiltà letteraria dell'umanesimo e del rinascimento. Caratterizzati dalla preminenza di un gruppo ristretto di discipline "liberali" (retorica, storia, poesia e filosofia morale) il Quattrocento e il Cinquecento vedono affermarsi gli "studia humanitatis" quale ritorno al magistero degli antichi, latini e greci. Ferrara, Firenze, Napoli sono fra i principali centri di elaborazione di una cultura che tocca il suo apice con le grandi personalità di Ludovico Ariosto, Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini, Torquato Tasso.