"Letteratura italiana" si propone come un'opera per gli studenti, che si accostano per la prima volta alla nostra storia letteraria; per gli insegnanti, che sono in cerca di aggiornamenti per la loro attività didattica; per i lettori, che consultandola possono trovarvi notizie precise sui grandi classici della nostra produzione letteraria e sui loro autori. Il taglio e l'esposizione non danno nulla per scontato e provvedono a una corretta storicizzazione delle correnti letterarie, delle poetiche, dei generi, degli autori e delle opere, con un giusto dosaggio delle informazioni e dei giudizi critici, formulati sempre con un linguaggio semplice. Nel primo volume sono trattati, fra gli altri, Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Ariosto, Tasso e Galileo; nel secondo, Foscolo, Leopardi, Manzoni, e il Novecento di Pirandello, Ungaretti, Montale, Calvino e Pasolini. Infine, l'opera contiene autori come Busi, Baricco, Saviano e Wu Ming.
"Letteratura italiana" si propone come un'opera per gli studenti, che si accostano per la prima volta alla nostra storia letteraria; per gli insegnanti, che sono in cerca di aggiornamenti per la loro attività didattica; per i lettori, che consultandola possono trovarvi notizie precise sui grandi classici della nostra produzione letteraria e sui loro autori. Il taglio e l'esposizione non danno nulla per scontato e provvedono a una corretta storicizzazione delle correnti letterarie, delle poetiche, dei generi, degli autori e delle opere, con un giusto dosaggio delle informazioni e dei giudizi critici, formulati sempre con un linguaggio semplice. Nel primo volume sono trattati, fra gli altri, Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Ariosto, Tasso e Galileo; nel secondo, Foscolo, Leopardi, Manzoni, e il Novecento di Pirandello, Ungaretti, Montale, Calvino e Pasolini. Infine, l'opera contiene autori come Busi, Baricco, Saviano e Wu Ming.
Il volume è dedicato alla ricca stagione che la letteratura italiana ha vissuto dall'inizio del Novecento fino alle soglie del Duemila. Tra sperimentalismi, cultura della tradizione e nuove forme letterarie della civiltà di massa e della globalizzazione, sono delineati i caratteri generali del periodo, dando opportuno risalto agli autori di maggior spicco sino agli anni Sessanta, ma segnalando anche i valori ormai accertati del periodo successivo.
Pensata come complemento della "Storia della letteratura italiana" (6 voli., 2005), questa serie di "Profili" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le opere e ne illustra la poetica.
A differenza della pregressa bibliografia pascoliana, che si è occupata quasi esclusivamente dei suoi testi poetici, questo volume ne indaga l'influsso sul secolo passato non limitandosi all'aspetto letterario, nel cui ambito peraltro ricostruisce le influenze su Gozzano, Ungaretti, Pasolini, Caproni, ma aprendosi, come mai si era fatto in precedenza, all'incidenza sulla storia delle idee, sull'immaginario collettivo, sui risvolti mitici e psicanalitici. A rendere poi più "militante" la ricezione pascoliana provvedono le testimonianze dei maggiori poeti di oggi, di Patrizia Valduga per la poesia in lingua, di Fernando Bandini per quella in latino, di Franco Loi per quella dialettale. E a conferma della dimensione a tutto campo, il volume si chiude con una sezione dedicata alla fortuna di Pascoli nel mondo, ospitando interventi di studiosi soprattutto stranieri che fanno il punto sulla conoscenza e sulle traduzioni delle sue opere in lingua francese, tedesca, inglese, spagnola.
Questo primo volume è dedicato al periodo che va dalla comparsa dei primi documenti in lingua volgare al fiorire dello stil novo, fino alle esperienze letterarie preumanistiche. Un panorama che vede nascere la lingua nazionale e delinearsi l'identità culturale italiana: vi si stagliano le figure potenti di Dante, Petrarca, Boccaccio.
Questo quarto volume è dedicato alla civiltà letteraria dei "lumi". Dopo che all'inizio del secolo il campo delle poetiche è investito da una riforma tesa al superamento dell'ispirazione barocca, si assiste al diffondersi dell'estetica sensista, ad un crescente interesse per il melodramma e per la nuova cultura teatrale, mentre si va affermando sempre più il gusto neoclassico. Alla fine del Settecento, nuovi scenari si aprono con la poetica del sublime, l'ossianismo e la drammaturgia alfieriana.
Questo secondo volume è dedicato alla civiltà letteraria dell'umanesimo e del rinascimento. Caratterizzati dalla preminenza di un gruppo ristretto di discipline "liberali" (retorica, storia, poesia e filosofia morale) il Quattrocento e il Cinquecento vedono affermarsi gli "studia humanitatis" quale ritorno al magistero degli antichi, latini e greci. Ferrara, Firenze, Napoli sono fra i principali centri di elaborazione di una cultura che tocca il suo apice con le grandi personalità di Ludovico Ariosto, Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini, Torquato Tasso.
Questo terzo volume è dedicato alla cultura barocca, vista nei suoi tratti distintivi: il rapporto tra discorso letterario e discorso scientifico, la centralità della civiltà teatrale, il contrapporsi di un'idea di lingua nazionale ai dialetti regionali. In quest'alba dell'età moderna vediamo come il "processo di civilizzazione" non si costruisca più solo nelle corti, ma coinvolga centri propulsivi come le città e le accademie.