In questo libro, la beata Concepción Cabrera de Armida (Conchita) presenta, attraverso le labbra di Maria Santissima, le principali scene evangeliche, dalla nascita di Gesù a Betlemme fino all'Ascensione. Attraverso i sentimenti del cuore di Maria, il lettore entra in intimità con Gesù e sente crescere dentro di sé il desiderio di imitarlo e di adottare atteggiamenti simili a quelli della Madre, che non solo meditò gli insegnamenti di Gesù nel suo cuore, ma lo sostenne fino alla fine diventando "Corredentrice".
Conchita ci presenta Gesù così come lei lo vive nelle sue esperienze mistiche e nelle sue riflessioni in preghiera.
siste nella vita della donna un momento di passaggio in cui si verifica l’esperienza affettiva più importante. Quel momento è la maternità, colto da Concepción Cabrera de Armida in una storia che coinvolge in primo luogo se stessa, prima madre di famiglia numerosa, poi ispiratrice di opere ecclesiali, e infine partecipe della fecondità del Padre.
Resoconto intimo ma non strettamente personale di tutte queste realtà, Essere madre introduce a un Mistero trinitario, mariologico ed ecclesiologico che coinvolge tutti i battezzati. Un Mistero di possesso dello Spirito Santo che, personalizzato in Maria e condiviso da tutta la Chiesa, si trasforma in grazia per una missione di maternità spirituale.
Attraverso gli esercizi e i dialoghi mistici tenuti da Concepción nell’epoca più matura della sua vita spirituale, l’opera si propone come un messaggio di invito all’incarnazione mistica: grazia per eccellenza di offerta reciproca, trasformante e unitiva, che permette di accostarsi al Padre e cogenerare frutti di vita eterna.
Raccolta di dialoghi con Gesù nei quali Lui parla e ci incoraggia a seguirlo sulla via della perfezione.
Questo libro di meditazioni eucaristiche è di una ricchezza sorprendentemente semplice per l'intensità delle espressioni e delle immagini che Gesù utilizza per parlarci del Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue.
Avvicinarsi al SS. Sacramento con queste meditazioni, è un valido aiuto per trovare il "tesoro nascosto", la "perla di grande valore" di cui Gesù ci parla nel Vangelo.
Tutto è pervaso da quell'Amore che noi invochiamo come Spirito Santo!
Dal testo:
«Nel principio, Io ero», ti amavo ed eri presente nel mio pensiero. Per te esiste il passato e il futuro, per me tutto è presente: il mio sguardo avvolge in un punto il tempo e abbraccia l’eternità; da allora ti riscattavo perché ti amavo e mi offrivo al Padre in sacrificio per te.
Risuscita e anela a questa vita d’amore che sono Io, mangia e bevi, sazia il tuo cuore con Colui che è la Vita, che è venuto per darti «vita in abbondanza»; il Verbo si fece carne per sacrificarla sulla croce e provarti così il suo amore, prendendo un cuore umano che soffrisse e sussultasse e battesse all’unisono con il tuo.
Mi ascolti tu che amo tanto? Cosa desideri che non possa trovare in me? Vieni, e dimmi che vuoi guarire, per ridonarti la salute; che ti penti dei tuoi peccati per perdonarteli; che mi ami, sì, che mi ami, e questo mi basta per venire a te, per tergere le tue lacrime e unire tutto il tuo essere a me.
Ho voluto conquistare il tuo cuore per dargli vita, non con un fuoco ardente, ma con promesse di pace e di amore, non uccidendo ma morendo, non versando il tuo sangue, ma spargendo il mio sulla croce e sugli altari. Il fuoco che oggi consuma il mio Cuore non è quello della vendetta, ma quello di una carità infinita. Io sono più pronto nel perdonarti che tu nel peccare. «Avvicinati al tuo Gesù, Mediatore della nuova Alleanza, che ti purifica con il suo Sangue».
Ai miei discepoli chiesi da mangiare, ma a te dono il mio Corpo e il mio Sangue nell’Eucaristia. Questo non è amore? Cosa mi dai in cambio della mia infinita bontà? «La mia Carne è vero cibo». Per me una sola cosa è necessaria: l’amore, solo l’amore. Se mi ami non temere, mi conoscerai, mi studierai, mi riprodurrai nel tuo cuore, mi mangerai nell’Eucaristia.