Le migliori ricette dello chef più amato d'Italia selezionate da lui stesso e riunite in un unico volume. Quella di Antonino Cannavacciuolo è una cucina che nasce dal cuore, fatta di ingredienti scelti con cura ed elaborati con passione, sempre attenta a mantenere un perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione. Le preparazioni complete, i suggerimenti per rendere eccezionale ogni piatto e i segreti che hanno conquistato migliaia di appassionati sono raccolti da Antonino in un libro che è una sintesi della sua arte: dall'antipasto al dolce.
«Nelle feste, in cucina, basta applicare la saggezza delle nonne». I consigli del grande chef per le ricorrenze più importanti dell'inverno. E visto che buttare il cibo è sempre un peccato, alcuni originali suggerimenti su come recuperare gli avanzi in modo creativo e gustoso. 5 ricette tradizionali rese uniche dal tocco del maestro. 5 invenzioni perché nulla vada sprecato. I ricordi di Antonino. La cena della vigilia, il pranzo di Natale, il cenone di San Silvestro: forse le occasioni per stare insieme più attese da tutti gli italiani. Anche da Antonino Cannavacciuolo. Questo suo nuovo libro è un invito a sedersi a tavola e a rendere certi momenti indimenticabili.
C'è chi lo fa per convinzione morale, chi perché ritiene salutare questo tipo di dieta, sta di fatto che sempre più persone, nel mondo, scelgono un'alimentazione vegetariana. E se anche non sei uno di loro, di sicuro ti è già capitato di avere a cena qualche amico che non mangia carne. Gli scettici ribattono che in tal modo il piacere della tavola si impoverisce: ma è falso. In "Tutto il sapore che vuoi" Antonino Cannavacciuolo propone una scelta di piatti appetitosi - antipasti, primi, secondi e dessert - che vi faranno innamorare.
Niente come il cibo mette insieme le persone. A tavola, da sempre, si celebrano l'amore e l'amicizia. Insomma, se vogliamo bene a qualcuno, preparare una buona cena è un modo splendido per dirglielo. Nel suo nuovo libro, Antonino Cannavacciuolo insegna come gestire un menù, combinando i piatti a seconda delle occasioni, da quelle più formali a quelle più semplici. Tante ricette, accostate con sapienza e corredate di foto, consigli per l'impiattamento e di una scheda con i vini e le bevande da abbinare. Per favorire la convivialità e... alleggerire la vita mangiando.
L'amatriciana, la pasta al pesto, la cotoletta alla milanese, il baccalà in umido, il tiramisù. Ci sono piatti, sapori, che rimangono per sempre nella memoria. Sono quelli legati alla nostra infanzia, alle nostre abitudini famigliari, alla terra in cui siamo nati. Nella selezione proposta da Antonino Cannavacciuolo in questo libro, ognuno di noi ne ritroverà alcuni e ne scoprirà altri. Tutti arricchiti dal tocco personale dello chef, tutti cucinati con il cuore.
La prima volta che ha messo piede in una cucina professionale avrà avuto otto anni: era la cucina di un grande albergo di Caserta dove lavorava suo padre. "La cucina era al piano terra, aveva immense vetrate ed era inondata di una luce accecante. C'erano enormi pentoloni da cui fuoriuscivano profumi deliziosi e tanto vapore che intiepidiva l'ambiente." La passione di Antonino Cannavacciuolo per la cucina - quella stessa che lo ha portato negli anni ai vertici dell'alta gastronomia italiana - è impregnata di memorie della sua terra di origine, la Campania. Figlio d'arte, insegue giovanissimo il suo sogno con la determinazione che tuttora lo contraddistingue, superando i dubbi del padre e il timore di una vita di sacrifici. Arriva giovanissimo nel nebbioso Nord, sradicandosi da casa. Il percorso professionale e personale intrapreso da Antonino è esemplare. Ecco perché questo libro andrebbe letto da tutti coloro che sognano di fare gli chef. Ha costruito il suo successo su poche ma significative regole di vita, che con generosità condivide con i suoi lettori: imparare da un maestro; puntare a un obiettivo chiaro; imporsi una disciplina ferrea; lavorare sodo, anche a costo di sacrificare la vita personale; riporre fiducia nella squadra, alternando autorevolezza e capacità di ascolto; avere sempre l'ambizione di crescere ma anche l'umiltà di rimettersi costantemente in gioco.