Si sta realizzando sotto i nostri occhi la Grande Restaurazione del capitalismo, resa possibile dal rinnovamento informatico dell'attività produttiva e da un'offensiva politica neoliberale senza precedenti, che mira ad ampliare in maniera sostanziale le occasioni di lucro privato. La fusione di entrambi i processi provoca costi umani altissimi. In effetti, dietro il volto amabile della globalizzazione, rappresentato dal progresso tecnoscientifico, avanza una vera e propria controrivoluzione economica e politica, che rinnega le conquiste del patto sociale novecentesco, estromettendo la stragrande maggioranza degli individui dalle conquiste del benessere e dalla partecipazione alle decisioni collettive. Il nuovo potere globa-lizzato non ha altri criteri di legittimazione che non siano l'efficienza economica e tecnocratica. Ed è esattamente rispetto a questo scenario che i movimenti di emancipazione sociale devono inventare nuove forme di resistenza. L'unica posta in gioco del tempo presente è la fuoriuscita dalla barbarie che avanza.