Uomo di temperamento iracondo e selvatico, facile a offendersi e pronto all'occorrenza a vibrare un buon colpo di pugnale all'avversario, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) fu il primo grande artista, dopo il Rinascimento, a liberarsi dall'ossessione della bellezza senza temere la ricerca della verità: venne tacciato di essere un "naturalista", ma allora come oggi la sua opera non ha perso nulla della sua audacia.
In occasione del quarto centenario dalla morte, l'opera del grande maestro viene presentata per intero da Francesca Cappelletti, un'autrice nota al grande pubblico per essere la protagonista di un bestseller dedicato proprio al pittore lombardo e al ritrovamento di una sua tela.
Nel 1989, infatti, l'autrice, all'epoca dottoranda, ritrovò a Dublino il quadro disperso La cattura di Cristo. La vicenda ebbe grande eco e fu ripresa nel romanzo di Jonathan Harr, Il Caravaggio perduto.
Il volume diventa così una nuova autorevole monografia sul maestro, aggiornata agli studi recenti, capace di rivedere la complessa vicenda biografica e artistica del pittore ripartendo dalle fonti. Il testo, illustrato con tutte le opere accertate, dettagli spettacolari - frutto di una apposita campagna fotografica -, immagini di contesto e confronti, è svolto in un linguaggio molto scorrevole, per una lettura avvincente e accessibile anche al pubblico non specialista.