Sono passati duemila anni da quando Seneca scriveva un libro dal titolo De brevitate vitae {La brevità della vita) rivolto criticamente a coloro che consideravano la vita troppo breve; egli saggiamente argomentava che la vita non si misura dal numero degli anni, ma da come viene vissuta. Se questo giudizio rimane sempre valido, esso però oggi si trova a confrontarsi con una realtà che è all'opposto: la vita degli anziani sta diventando lunga, secondo alcuni troppo lunga. Il problema degli anziani non può essere visto come qualcosa che riguarda solo loro; l'intera società è messa in gioco per trovare un nuovo equilibrio sociale soddisfacente, sia nei rapporti che nella distribuzione di attività, mezzi, opportunità. I ruoli dovranno essere più fluidi; i confini tra lavoro e pensioni, tra lavoro e attività, tra generazioni, tenderanno a saltare. E un'opera imponente, rielaborativa e ricostruttiva, quella che ci aspetta e che ha come condizione prima una cultura aperta e disponibile, una forma di riconversione culturale. Un grande compito spetta in proposito al sindacato, perché in Italia è il sindacato a organizzare cinque milioni di pensionati: tuttavia molte esigenze di oggi non riguardano specificatamente il pensionato, ma più ampiamente l'anziano. Se vorrà mantenere il proprio ascendente, il sindacato dovrà dunque rispondere a queste nuove esigenze e farsi carico di più ampie prospettive.
Il mutualismo costituisce un grande tema suggestivo, quasi un mito delle origini, radicato nella memoria delle classi lavoratrici e popolari, ricordo di un tempo in cui le traversie e le sventure di una condizione avversa venivano affrontate insieme. Mito di una solidarietà immediata, diretta, viva, e proprio per questo simbolo di un ideale che non può tramontare, in quanto rappresentativo non solo di un passato glorioso, ma anche di un orizzonte futuro, irraggiungibile nella sua pienezza, ma degno di essere perseguito. In questo libro gli autori tracciano una sintesi storica delle società di mutuo soccorso prima e dopo la nascita dello Stato unitario, seguendone gli sviluppi lungo tutto il XX secolo nei diversi percorsi dei movimenti di ispirazione socialista e cattolica. Oggi il mutualismo torna di attualità in quanto si evidenziano carenze nel sistema sociale istituzionalizzato e del pari si manifestano nuove esigenze e visioni che premono per percorrere altre strade. Il mutualismo segnala l'opportunità di muovere verso soluzioni che abbiano al centro i rapporti tra le persone, la solidarietà, la capacità di crescere e costruire assieme. Accanto a uno stato sociale che deve garantire a tutti i fondamentali diritti sociali, è necessario che sia la società stessa a organizzarsi in modo solidale affinché nessuno si senta escluso o non riconosciuto. Il mutualismo evoca tutto ciò e indica forme concrete e attuali di solidarietà.