Il volume si propone quale punto d'inizio per lo studio del cinema e prende in esame tutte le componenti del linguaggio cinematografico, guardando sia alle definizioni teoriche sia alle forme storiche in cui sono state tradotte. Il percorso si snoda attraverso l'analisi dei fattori elementari - dall'inquadratura al montaggio, dalla dimensione visiva a quella sonora - per affrontare infine i problemi più complessi della narrazione e delle sue forme. Il libro - arricchito nella nuova edizione da materiali on line con una scelta di brani che dà conto delle figure di linguaggio affrontate nei vari capitoli - è calibrato sulle esigenze formative dei nuovi corsi di laurea e rappresenta un utile strumento per chi intenda avvicinarsi allo studio universitario del cinema.
Genere ambiguo e sfuggente, che lega desiderio e soggettività, discorso amoroso e pulsione di morte, il melodramma è presente nel cinema italiano fin dagli albori, seppure con modi e intensità differenti. Invasivo, magniloquente e a tratti silenzioso, si attesta in modo stabile nella produzione nazionale con riprese d'autore, infiltrazioni nel tessuto della modernità, recenti ritorni di maniera e riflessioni che consapevolmente guardano alla realtà contemporanea.
Attraverso una serie di puntuali analisi filmiche, il volume offre una singolare cartografia del melodramma cinematografico italiano, tratteggiando un paesaggio franto e diseguale dove si alternano apici di alta e dirompente popolarità, e momenti di esistenza più discreta ed episodica.