La crisi economica che abbiamo attraversato è stata la più lunga e la più dura della storia d'Italia. E non è finita del tutto e per tutti. Le cicatrici che ci lascia segnano ogni abitudine, ogni momento della nostra vita sociale: facciamo meno figli, ci curiamo di meno e peggio, consumiamo meno ma a volte meglio, stiamo abbandonando l'università, conviviamo con l'incertezza. Mutamenti profondi, non reversibili al primo rialzo del Pil.
L'autore ricostruisce l'evoluzione dei rapporti tra parole e immagini nel Web, ipertesto a scala globale, e ne analizza lo sviluppo dal punto di vista del "lettore interattivo" e da quella dell'autore ipermediale, segnalando confini che cadono e ruoli che si mescolano in maniera positiva suggerisce anche i contenuti di una possibile alfabetizzazione di rete, non tecnica, ma cognitiva: per gli adulti e per i più giovani.