La strage di Erba: quattro vittime tra cui un bambino di due anni; Rosa e Olindo; processo e sentenza. L’inquietante presenza di Azouz. Su questa scena tragica e feroce si affaccia Carlo Castagna che, pur annientato dal dolore, da subito pronuncia parole di perdono che in seguito ripete più volte. Gli hanno ucciso la moglie Paola, la figlia Raffaella, il nipotino Youssef. Come fa a perdonare? Il suo perdono pare incredibile, incomprensibile, forse disumano. Eppure Carlo non è un superuomo, ma un “povero cristiano” che, di fronte a una ferocia assassina, riesce a mettere in pratica – ispirato e aiutato dall’Alto – il perdono evangelico. Non è facile perdonismo, è Vangelo vissuto. Questo è un libro-testimonianza.