Karol Wojtyla ha vissuto e attraversato le vicende più importanti del XX secolo. La dolorosa storia della sua nazione, passata dalla furia distruttrice nazista alla dittatura ideologica marxista, lo ha accompagnato fino alla soglia della sua elezione pontificia. Da Roma ha poi seguito con trepidazione gli avvenimenti che, a partire dall'ultimo ventennio del secolo scorso, hanno scosso e cambiato la storia della Polonia. L'amore per la propria patria martoriata si trasforma nell'affermazione forte del diritto all'esistenza indipendente di ogni nazione, soprattutto di quelle più piccole e indifese: "Quando penso 'patria' - esprimo me stesso, affondo le mie radici, è la voce del cuore, frontiera segreta che da me si dirama verso gli altri". Da uomo europeo non ha mancato di far sentire la sua voce anche nel dibattito che ha preparato il nuovo Trattato costituzionale europeo. Duplice è stata la sua preoccupazione a questo proposito: ricordare che le "fondamenta dell'identità dell'Europa sono costruite sul cristianesimo" e che solo da una "sinfonia di nazioni" potrà nascere la nuova Europa.
365 días con Juan Pablo II recoge meditaciones de este gran Pontífice sobre diferentes temas, extraídas de encíclicas, discursos, homilías y de las más diversas fuentes, para cada día del año. El libro nos invita a confrontar nuestra vida, día a día, con el pensa miento de Juan Pablo II, una de las mayores figuras de la historia de la Iglesia y del siglo XX. Primer pontífice polaco y primer papa extra njero desde 1522, Juan Pablo II llevó a cabo numerosas acciones políti cas y diplomáticas. Cuanto más nos adentramos en su mundo espiritual, más tenemos la sensa ción de encontrarnos ante un hombre y ante un cristiano que se volvió, en su existencia, totalmente transparente al misterio de Dios.
Contenuto
Giovanni Paolo II (1920-2005) sarà ricordato come uno dei grandi papi della storia. La sua biografia è lo specchio fedele delle vicende che hanno segnato la storia della Polonia, dell’Europa e della stessa chiesa cattolica del ’900. All’inizio del terzo millennio dell’era cristiana, le sue parole e la sua testimonianza gettano una nuova luce sul mistero dell’uomo, di Cristo e della chiesa. In questo libro raccoglie e presenta alcuni tra i suoi discorsi e scritti più belli e coinvolgenti.
Autore
ALDINO CAZZAGO è religioso carmelitano scalzo e sacerdote dal 1983. Studioso di teologia e spiritualità dell’Oriente cristiano, ha pubblicato alcuni volumi, l’ultimo dei quali si intitola Il cristianesimo orientale e noi. La cultura ortodossa in Italia dopo il 1945 (2008). Attualmente è direttore della rivista teologica internazionale «Communio».
C'è un ampio e storico rapporto tra Carmelo ed arte. In questo volume gli autori, a partire da diverse prospettive, analizzano il rapporto tra spiritualità carmelitana e pittura, scultura, architettura, letteratura e cinema, a partire dalle opere degli stessi carmelitani e di artisti che si sono ispirati al Carmelo.
Nel quinto anniversario della morte un'opportunità per avvicinare la straordinaria figura di Giovanni Paolo II e coglierne la profondità spirituale, dagli anni in cui era vescovo di Cracovia fino al lungo pontificato.
Il Curatore Aldino Cazzago (1958) appartiene all'Ordine dei Carmelitani Scalzi ed è sacerdote dal 1983. Ha studiato al Pontificio Istituto Orientale di Roma. Insegna Teologia dell'Oriente cristiano e Agiografia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose dell'Università Cattolica (sede di Brescia). Tiene corsi anche presso lo Studio Teologico Sant'Antonio di Padova della Facoltà Teologica del Triveneto. Ha pubblicato Cristianesimo d'Oriente e di Occidente in Giovanni Paolo II (Jaca Book, 1996); Paolo VI. Invito alla lettura (San Paolo, 1999); I santi danno fastidio (Jaca Book, 2004); Il cristianesimo orientale e noi. La cultura ortodossa in Italia dopo il 1945 (Jaca Book, 2008). Dal 2007 è direttore dell' edizione italiana della rivista Communio che annovera tra i suoi fondatori Hans Urs von Balthasar e Joseph Ratzinger.
destinatari
Un libro per tutti coloro che hanno amato la straordinaria figura di Giovanni Paolo II.
Autore Giovanni Paolo II (Karol Jozef Wojtyla, 1920-2005), ordinato sacerdote il 1 novembre 1946, nominato arcivescovo di Cracovia il 30 dicembre 1963, fu eletto papa il 16 ottobre 1978, ed è stato una delle maggiori figure della storia della Chiesa e del Novecento. Primo pontefice polacco e primo straniero dal 1522, ha intrapreso numerose azioni politiche e diplomatiche: la lotta al comunismo e la riconciliazione con gli ebrei sono stati due dei momenti più importanti del suo operato internazionale. Compì più di cento viaggi in tutto il mondo allo scopo di costruire un ponte di relazioni tra paesi e religioni diversi, in uno sforzo ecumenico che fu uno dei punti fermi del suo pontificato. Basta ricordare gli incontri interreligiosi di Assisi e le Giornate mondiali della gioventù. Il 13 maggio 1981, ricorrenza della prima apparizione della Madonna di Fatima, subì un attentato da parte del killer turco Mehmet Ali Agca. Sottoposto a un lungo intervento, il pontefice sopravvisse e due anni dopo fece visita in carcere all'attentatore per concedergli il suo perdono. I postumi dell'intervento iniziarono a minare la sua robusta salute, che attraversò fasi alterne fino ad aggravarsi notevolmente nel 2005. Il 30 marzo apparve al pubblico per l'ultima volta, dalla finestra su piazza San Pietro. Si spense tre giorni dopo, il 2 aprile, alle 21.37. Milioni di persone giunsero a Roma per partecipare al funerale. Dopo la sua morte i fedeli che accorrono incessanti alla sua tomba ne chiedono la beatificazione e la canonizzazione.
Cazzago Aldino Il cristianesimo orientale e Noi
Quali sono le caratteristiche teologiche, spirituali, liturgiche e artistiche del cristianesimo d’Oriente? In che cosa il cristianesimo orientale si differenzia da quello occidentale e latino-germanico? In quali contesti storici e religiosi sono nate e si sono sviluppate le numerose chiese sparse nell’area geografica che dall’Egitto ed Etiopia, passando per l’area mediorientale, dopo aver attraversato l’ampio mosaico dei popoli Slavi giunge alle lontane Armenia, Georgia e all’India?
Sono queste alcune domande alle quali fino a pochissimi anni fa un comune lettore avrebbe potuto rispondere con notevole difficoltà, a causa dell’assoluta scarsità di testi sull’argomento nel panorama editoriale italiano. Questo libro intende ricostruire le tappe e le modalità dell’incontro tra la cultura storico-religiosa e teologica italiana e il cristianesimo orientale di matrice bizantino-slava con particolar riferimento alle chiese ortodosse russa, greca e romena.
Da un approccio essenzialmente apologetico degli anni 1945-1965, si è passati ad una prima conoscenza del cristianesimo e della teologia orientali nella stagione del postconcilio, grazie alle traduzioni di alcuni testi, in particolare di quelli di autori russi della cosiddetta «Scuola di Parigi». Con il Concilio Vaticano II, la Chiesa cattolica ha contemporaneamente dato avvio ad un primo recupero, in ambito teologico, spirituale e liturgico, dell’immensa eredità del cristianesimo orientale del primo millennio.
Infine per molti lettori, anche non credenti, l’arte bizantina e il mondo delle icone sono ancora la via d’accesso privilegiata al variopinto mosaico del cristianesimo orientale: un panorama finalmente ricco, a differenza di quanto sta accadendo in altre nazioni europee.
Gli articoli che padre Aldino Cazzago ci offre in questa sua raccolta sono riflessioni concentriche sui tema della santità: dal "fastidio" iniziale che essa provoca nei più lontani al turbamento che dà ai più pensosi, allo splendore che essa può originare quando si coniuga e si esprime umilmente e gloriosamente nell'opera artistica. E infine l'autore non dimentica l'insistenza con cui il nostro "Santo Padre" invita i credenti a riconoscere che la santità è l'unico vero problema cristiano.