«Ho atteso per decenni a volgarizzare la Somma teologica di san Tommaso d'Aquino, e subito dopo ho dovuto sobbarcarmi la traduzione della Somma contro i Gentili... Ma ecco che, dopo aver accantonato gli studi per quattro anni, mi viene offerto l'incarico di scrivere una vita aneddotica del Santo. Anche questa volta si trattava di un volgarizzamento: mettere la vita di lui alla portata di tutti, persino dei ragazzi. Potevo sottrarmi alla mia vocazione di volgarizzatore?». Sono le simpatiche righe con le quali padre Centi presentava questo piccolo libro che riveste il carattere di "somma" della sua frequentazione tomistica: è quindi un profilo aneddotico del Dottore Angelico, ma a firma di un autore che è anche il curatore della traduzione italiana commentata della Somma teologica in 35 volumi, nonché di quasi tutte le altre opere di san Tommaso, tra cui l'opuscolo polemico L'eternità del mondo qui pubblicato in appendice.
Una nuova traduzione ed edizione critica del carteggio che va sotto il nome di Processo Castellano. Si tratta di un importante documento, anche se il suo valore è stato oggetto di numerose controversie, che precede il processo di canonizzazione. Caterina da Siena, come è capitato a molti santi, poco dopo la sua morte (1380) ha conosciuto una venerazione molto diffusa da parte dei fedeli e del clero. Questo riconoscimento e gli atti di pietà o le commemorazioni annuali, prima della canonizzazione ufficiale, avevano provocato in diversi fedeli uno sconcerto tale da suscitare un esposto al vescovo di Castello in Rialto (attuale diocesi di Venezia) per approfondire le virtù di Caterina e definire se si potessero fare legittimamente le commemorazioni. Il processo, che ha preso il nome di "castellano" dalla sede della curia, raccolse un nutrito numero di testimonianze e portò ad una decisione positiva.
Nel XIII secolo, mentre l’Europa si ammantava di magnifiche cattedrali, Tommaso d’Aquino, il Doctor angelicus, edificava l’imperitura architettura intellettuale della Somma Teologica.
Questa essenziale e rigorosa biografia ripercorre i momenti essenziali di uno degli ingegni più affascinanti di ogni tempo, dalla folgorante vocazione all’Ordine domenicano (in ogni modo contrastata dai famigliari) allo studio profondissimo e senza requie del teologo innamorato di Dio e della sua Chiesa. In appendice il celeberrimo opuscolo filosofico su L’eternità del mondo in cui l’Aquinate, come mostra programmaticamente il titolo (De aeternitate mundi contra murmurantes – «Non vi è alcuna contraddizione tra quanto afferma la fede e quanto afferma “il Filosofo”; perché allora mormori contro il filosofo se riconosci che afferma le medesime cose?»), offre una magistrale lezione circa la insopprimibile unità tra fede e ragione.