Riconoscere, riconoscersi ed essere riconosciuti sono riti del vivere e trama della nostra felicità. Solo lo sguardo capace di riconoscere dona esistenza ed esprime gratitudine. Il nostro volto e il nostro nome desiderano riconoscimento, là dove nascono fiducia e rispetto. Il Dio che cammina con noi, e ci riconosce come figli, apre il cielo e la vita a possibilità inaspettate. A noi la responsabilità e la bellezza di scoprire tale dono e diventare maestri di tale arte.
Meditazioni sulla preghiera, condotte con lo stile della lectio divina, centrate intorno a figure femminili dei vangeli. «La fede dipende dall'ascolto» (Rm 10,17), e quindi anche la preghiera, che della fede è espressione, deve essere ugualmente plasmata dall'ascolto della Parola di Dio. E se la preghiera è un incontro con il Dio che si è rivelato in Gesù Cristo, fermarsi su quegli episodi evangelici che ci mostrano delle persone che incontrano il Signore può essere un buon punto di partenza. Attraverso gli incontri di otto donne con Gesù viene proposta un'introduzione agli atteggiamenti o alle forme della preghiera, disegnando un preciso itinerario della preghiera, certo non l'unico possibile, ma non privo di un suo interesse e di una sua conseguente logica spirituale, che tiene conto sia di alcuni testi chiave della storia della spiritualità sia di alcuni testi più recenti scritti da grandi maestri di preghiera. Lo scopo del testo è semplice e ambizioso al tempo stesso: aiutare qualcuno a pregare. «Il nostro essere cristiani oggi consisterà solo in due cose: nel pregare e nell'operare ciò che è giusto tra gli uomini». (Dietrich Bonhoeffer)
Il libro, nato in un contesto di preghiera, è destinato ad aiutare la preghiera. Sedici meditazioni alternano il metodo della lectio divina e quello della contemplazione ignaziana con lo scopo di introdurre a «pregare la Parola». Al centro dell'attenzione c'è la figura di Gesù e il mistero della sua persona così come viene presentato, nel suo stile inconfondibile, insieme essenziale, vivace e drammatico, dall'evangelista Marco. Gesù è colui che, per riprendere l'espressione di sant'Ignazio negli Esercizi spirituali, in tutto ci ha amati («Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò», Mc 10,21) e ci ha serviti («il Figlio dell'uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti», Mc 10,45). L'itinerario proposto, che attraversa quasi tutto il vangelo di Marco, si dipana dal Battesimo di Gesù verso la sua Pasqua di morte e resurrezione: contemplando il Signore che dà la vita per noi, ci sentiamo chiamati a stare con lui e a seguirlo per imparare anche noi a «in tutto amare e servire». Servire e dare la vita, servire e amare: questa è stata la vita di Gesù ed è la vita che propone anche a noi, chiamati a essere suoi amici e a seguirlo. Imparare a «in tutto amare e servire», amando colui che ci ama e servendo colui che ci serve.
Prendendo lo spunto dalla nota promessa dell'Apocalisse ("Al vincitore darò una pietruzza bianca, sulla quale c'è scritto un nome nuovo": 2,17), Ferruccio Ceragioli rilegge gli incontri di alcuni uomini e di alcune donne con Gesù per scoprire come nella loro storia sia avvenuto il dono di questa pietruzza bianca, cioè di una nuova identità. Nelle loro esistenze possiamo trovare le tracce di Gesù, e scoprire così quelle orme preparate per noi, grazie alle quali possiamo seguirlo e incontrarlo. Un libro per imparare a leggere nelle pieghe dei racconti evangelici, pensato per la meditazione orante sul vangelo, che stimola a vivere la grande avventura della fede e dell'amicizia con Gesù.
Il volume ha l'intento di contribuire a quel rinnovamento della teoria della fede che è uno dei compiti più interessanti e più urgenti della teologia postconciliare.
Ci sono delle briciole che cadono dalla tavola del vangelo e che tutti possono raccogliere.
Sono piccole, ma sanno di pane buono, pane che nutre, che dà gusto e sapore alla vita.