Perché si devono pagare le tasse? Come combattere l’evasione fiscale? Una grande riforma del sistema fiscale è in cantiere in Italia. Il volume vor- rebbe contribuire a realizzare una riforma giusta e a far prendere coscienza che la solidarietà e la condivisione si chiamano oggi: pagamento corretto delle imposte.
Giovanni Cereti, presbitero genovese, ha esercitato il proprio ministe- ro pastorale a Genova, a Bouar (Repubblica Centroafricana) e a Roma. Dottore in Giurisprudenza e in Teologia, ha tenuto corsi di Teologia ecumenica e di dialogo interreligioso in diverse Facoltà ecclesiastiche. Presso Cittadella Editrice ha pubblicato: Divorziati risposati. Un nuovo inizio è possibile? (Assisi 2009).
Come vanno considerati i divorziati risposati nella Chiesa? È possibile ipotizzare per loro un nuovo inizio? L'attuale disciplina della Chiesa cattolica afferma che essi restano membra vive della comunità, ma non consente che accedano all'Eucaristia. Rifacendosi alla prassi del primo millennio, tuttora in vigore nella Chiesa ortodossa, l'Autore auspica l'introduzione di un sistema penitenziale che renda possibile la loro piena riconciliazione. DALL'INDICE - L'ideale della monogamia e la possibilità di un fallimento. - Il primo millennio: Monogamia e riammissione all'Eucaristia di chi vive in un secondo matrimonio. - Possibilità di un nuovo inizio: una soluzione evangelica, pastorale, ecumenica. GIOVANNI CERETI, presbitero genovese, ha esercitato il proprio ministero pastorale a Genova, a Bouar (Repubblica Centroafricana) e a Roma. Dottore in Giurisprudenza e in Teologia, ha tenuto corsi di Teologia ecumenica e di dialogo interreligioso in diversi Istituti e Facoltà ecclesiastiche.
La Chiesa cattolica, le sue origini e i suoi diversi riti, la Chiesa ortodossa bizantina e le Chiese ortodosse orientali, le Chiese e le confessioni cristiane nate nel solco della Riforma protestante. In poche pagine le Chiese cristiane nelle loro ricchezze e diversità riscoperte attraverso una storia di peccato e di grazia in cammino verso la pienezza della comunione nell’unica Chiesa di Cristo.
AUTORE
Giovanni Cereti, presbitero genovese, dottore in giurisprudenza (Università di Genove in teologia (Pontificia Università Gregoriana), è docente di Teologia Ecumenia Venezia presso l’Istituto di Studi Ecumenicie a Roma presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum e l’ISSR Mater Ecclesiae dell’Angelicum, ed è Rettore della chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi in Trastevere. Nel 1976 ha fondato la “Fraternità degli Anawim” e nel 1980 la sezione italiana della World Conference of Religions for Peace.
La morte di Giovanni Paolo II e l’elezione al pontificato di Benedetto XVI hanno riportato l’attenzione del mondo intero, e non solo dei cattolici, sul ministero di servizio e di comunione che s’incarna nel vescovo di Roma. Ancor oggi il papato è insieme punto di riferimento per la comunione ecclesiale e causa di divisione e dissenso tra i cristiani. Qual è il suo attuale significato? Che ruolo è chiamato a svolgere per l’avvenire in una Chiesa finalmente riconciliata?
L’autore riflette sul ministero petrino del vescovo di Roma alla luce di quanto espresso nell’enciclica Ut unum sint, nello sforzo di rispondere all’invito in essa contenuto di studiare insieme le forme in cui tale ministero potrebbe realizzare un servizio d’amore riconosciuto da tutti i cristiani. In particolare indaga quanto i documenti del dialogo interconfessionale dicono intorno al ministero di comunione universale del vescovo di Roma. Pur di valore ineguale, tali testi hanno grande interesse perché costituiscono le prime elaborazioni di una teologia cristiana capace di tenere conto delle posizioni delle diverse confessioni e di conciliarle in un’espressione dottrinale comune.
Il senso dello studio è quindi quello di proporre una sintesi di tale teologia per una migliore comprensione dei punti acquisiti e delle difficoltà che sussistono, in vista di un impegno concreto nelle Chiese per una piena riconciliazione di tutti i cristiani.
Sommario
Introduzione. 1. Il ministero petrino del vescovo di Roma: un dono incarnato nella storia. 2. I documenti del dialogo ecumenico che trattano del ministero di comunione del vescovo di Roma. 3. I dati biblici relativi al ministero petrino richiamati nei documenti del dialogo ecumenico. 4. Il ministero petrino del vescovo di Roma nel corso della storia. 5. I presupposti per la presa in considerazione del servizio petrino del vescovo di Roma da parte delle diverse Chiese cristiane in un’ecclesiologia di comunione. 6. Il vescovo di Roma può essere riconosciuto dalle grandi Chiese storiche come punto di riferimento visibile per la comunione della Chiesa universale. 7. I problemi legati all’esercizio del servizio petrino del vescovo di Roma: il diritto divino e la giurisdizione ‘ordinaria’ e ‘immediata’. 8. Il ruolo del vescovo di Roma in materia dottrinale e il problema dell’infallibilità. 9. Il rinnovamento del ministero papale.
Note sull'autore
Giovanni Cereti è stato ordinato sacerdote nel 1960, dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Genova nel 1956. Ha esercitato il ministero pastorale a Genova, a Bouar (Repubblica Centrafricana) e a Roma, dove attualmente è rettore della chiesa di San Giovanni dei Genovesi in Trastevere. Dottore in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato docente di ecumenismo e di dialogo interreligioso in diversi atenei e istituti teologici, fra i quali l’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia e la Facoltà teologica Marianum di Roma. Nel 1976 ha iniziato il cammino della Fraternità degli Anawim e nel 1980 ha fondato la sezione italiana della World Conference of Religions for Peace, movimenti di cui è ancora responsabile.
Corso di ecumenismo che si presenta come una grande revisione di vita.
L'ecclesiologia ecumenica, cioè la "teologia riconciliata" delle chiese cristiane, è già una realtà: essa è stata fondata e vive grazie a decenni di dialoghi teologici, nei quali è stata condivisa la ricostruzione storica del passato, il metodo che pone al centro l'assolutezza della Parola, le conclusioni su numerosi temi che in passato erano motivo di divisione. Sono appunto i documenti di consenso teologico che hanno concluso i vari dialoghi tra le Chiese a fornire la materia di questa sistematizzazione.