Un testo agile e criticamente aggiornato per introdurre gli studenti dell'università e della scuola superiore ai problemi dell'immaginario letterario e della loro interpretazione critica. Il libro ha le stesse caratteristiche di informazione e ricchezza di esempi della più ampia Guida allo studio della letteratura (20002), concentrandosi tuttavia sulle questioni principali ed essenziali per comprendere il fenomeno letterario.
Quando, agli inizi degli anni Ottanta in Italia si comincia a parlare di postmoderno, il termine rivela subito un'incredibile capacità di espansione: attraversa tutti i campi del sapere, delle tecniche e delle arti, dall'architettura alla sociologia, dalla critica letteraria alla filosofia, dalla narrativa alla pittura; se ne appropriano corsi universitari e giornali, orientando il costume e i modi di abitare. Il postmoderno appare liberatorio, giocoso, amante della combinatoria di stili, epoche, metodi e storie e del virtualismo e, in un certo senso più democratico.
La letteratura fantastica è un modo tipico della letteratura moderna, dal Romanticismo in qua. Cesarani in primo luogo legge alcuni testi esemplari di letteratura fantastica ottocentesca, dal classico Hoffmann a Gautier, Mérimée e Poe. Dopo aver ripercorso l'itinerario critico che ha portato alla definizione di "fantastico" in cui è pietra miliare il lavoro di Todorov, ma in cui conta anche l'autoriflessione degli scrittori stessi di fantastico, Ceserani individua i principali procedimenti formali e i nuclei tematici che individuano la letteratura fantastica, e ricorda gli antecedenti storici di questa letteratura, che affonda le radici nel romanzo gotico settecentesco. L'ultimo capitolo esamina le mutazioni e alcuni esemplari del Novecento.