Questo terzo volume, che conclude la trilogia sull'arte greca, prende in esame il periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla conquista romana, durante il quale l'arte tende a un sempre maggior individualismo, che si manifesta soprattutto nella ritrattistica. Arte sfarzosa, concepita spesso per la gloria e il prestigio dei monarchi, essa sviluppa i volumi e le dimensioni tanto nella scultura quanto nell'architettura, e favorisce una splendida fioritura della pittura murale decorativa, che esprime una particolare sensibilità per lo spazio, la luce e i colori.
Il volume prende in esame l'architettura e l'urbanistica, la scultura, la pittura e la ceramica, illustrandone non solo le evoluzioni estetiche e tecniche, ma anche il loro profondo legame con le vicende storiche, politiche e socio-economiche dell'epoca. L'architettura raggiunge il massimo splendore grazie all'equilibrio fra perfezione tecnica e gioco delle proporzioni matematiche. La scultura è profondamente rinnovata da personalità come Mirone, Fidia, Policleto. Infine nella pittura assistiamo alla formazione e apogeo dello stile classico, che ha al suo centro la rappresentazione plastica della figura umana, e agli esordi dell'espressionismo, con una pittura ricca di chiaroscuri e in uno spazio che comincia a vivere.