In un paese dove giornalisti, letterati e intellettuali si prendono sempre maledettamente sul serio, i corsivi di Riccardo Chiaberge sulla "Domenica" del Sole 24 Ore hanno a lungo rappresentato uno dei rari esempi di satira culturale di successo. Questo libro raccoglie una selezione delle rubriche "Contrappunto" e "Vespe" pubblicate tra il 2004 e il 2010 sul supplemento del Sole e in seguito sull'inserto "Saturno" del Fatto Quotidiano. Prefazione di Marco Travaglio.
DESCRIZIONE
Da Castelgandolfo all’Arizona, e da qui fino ai limiti dell’universo, dentro i misteri delle origini e dell’evoluzione. Un affascinante viaggio di Riccardo Chiaberge in compagnia di due grandi scienziati: il cattolico George Coyne, gesuita e astronomo di papa Wojtyla, e il laico Arno Penzias, ebreo tedesco scampato ai Lager e premio Nobel della fisica. Quali sono le radici del secolare conflitto tra Chiesa e scienza? Può uno scienziato essere credente? È davvero chiuso il caso Galileo? E che argomenti hanno i nemici di Darwin? Sul filo conduttore di un appassionato scambio di idee, il libro racconta fatti, luoghi e personaggi simbolo alle frontiere tra ragione e religione. I compagni di viaggio di Chiaberge divergono su molte cose, ma almeno su un punto concordano: l’urgenza di un dialogo che superi fondamentalismo e ateismo dogmatico. Fede e scienza non sono incompatibili, devono rispettarsi a vicenda come due sfere autonome di pensiero, e la ricerca deve essere libera da condizionamenti ideologici e religiosi.
LA STAMPA
«Un piccolo libro che si presta a diversi usi, tutti utili».
Corriere della Sera
L'AUTORE
Riccardo Chiaberge dirige il supplemento domenicale del Sole 24 Ore. Tra i suoi libri, Ingegneri della vita (1988, con il premio Nobel Renato Dulbecco), Cervelli d'Italia (1966), L'algoritmo di Viterbi. Da profugo a re dei cellulari: la straordianria avventura di un italiano in America (2000) e Salvato dal nemico. 1944: una strage nazista nell'Italia divisa dall'odio (2004), gli ultimi due pubblicati da Longanesi.
Un affascinante viaggio di Riccardo Chiaberge in compagnia di due grandi scienziati: il cattolico George Coyne, gesuita e astronomo di papa Wojtyla, e il laico Arno Penzias, ebreo tedesco scampato ai lager e premio Nobel della fisica per la scoperta della radiazione cosmica di fondo. Quali sono le radici del secolare conflitto tra Chiesa e scienza? Può uno scienziato essere credente? È davvero chiuso il caso Galileo? E che argomenti hanno i nemici di Darwin? Sul filo conduttore di un appassionato scambio di idee, il libro racconta fatti, luoghi e personaggi simbolo alle frontiere tra ragione e religione: la Specola vaticana, la storia di Niels Stensen, il genio dell’anatomia fatto beato da Giovanni Paolo II, il bizzarro museo dei creazionisti americani, le speranze del Concilio e il richiamo all’ordine di Benedetto XVI.
I compagni di viaggio di Chiaberge divergono su molte cose: il Nobel non crede nell’esistenza di Dio e dell’anima, il gesuita considera il lavoro scientifico inseparabile dalla preghiera e dal rapporto col Creatore. Ma almeno su un punto Coyne e Penzias concordano: l’urgenza di un dialogo che superi fondamentalismo e ateismo dogmatico.
UN BRANO
"Come regista dell’incontro mi aspettavo un compito arduo, dover dirigere un duetto di voci stridenti: lo scettico razionalista contro il teologo, l’eloquio accidentato, ellittico e folgorante di Penzias contro quello suadente e morbido, da predicatore, di padre Coyne. Eppure, quasi per incanto, dopo un primo rapido scambio di battute, i due ragazzi del '33 avevano già trovato l’intonazione giusta, recitavano ciascuno a meraviglia la propria parte. E, nonostante la diversità delle loro storie e del background culturale e religioso, in quasi otto ore di conversazione non c’è stato un solo momento di frizione o di ostilità. Dissensi, molti, divergenze di punti di vista, continue, ma sempre rimarcate senza alzare la voce e senza pronunciare condanne, anatemi o parole aspre l’uno verso l’altro. Tutto i’opposto di quel clima di crociata e di muro contro muro che sembra dominare da qualche anno intorno a questi temi."<br/
Il 3 aprile 1944, in un piccolo borgo della provincia di Torino, si consumò una delle numerose stragi perpetrate dai nazisti durante i diciotto mesi d'occupazione di gran parte della penisola seguita all'armistizio dell'8 settembre 1943. I morti furono cinquantuno, tutti civili. L'autore rivisita questi tragici avvenimenti in chiave narrativa, ricostruendoli senza ignorarne le pieghe più nascoste. Indaga la memoria di quel giorno percorrendone le zone grigie, come ad esempio quelle di chi cercò semplicemente di sopravvivere. Una vicenda misteriosa, in cui la verità è meno scontata di quanto potrebbe apparire.
In questo libro, il giornalista Riccardo Chiaberge ci presenta dieci personalità del mondo scientifico e culturale internazionale con cui esplora i nuovi paradigmi intellettuali: Gerald Holton (Faust e la relatività), Edward O. Wilson (La nuova Età dei Lumi), Renzo Piano (Le città inventate), Kevin Kelly (Mai più senza Rete), Arno Penzias (Il computer ben temperato), Amartya K. Sen (Oltre il benessere), Umberto Eco (Ornitorinchi laureati), Murray Gell-Mann (Specialista del Tutto), Ralf Dahrendorf (Inventario di fine secolo), John Maddox (Il fiume della scoperta).