Come titolo e sottotitolo suggeriscono con chiarezza, l'autore accompagna il lettore in una lettura spirituale del libro del profeta Osea, la cui narrazione ruota attorno a due nuclei tematici: Dio, come sposo dell'intera umanità; e il matrimonio di Osea, quale simbolo dell'amore sponsale. Il rapporto tra Dio e l'umanità viene presentato come simbolo e modello di ogni incontro d'amore. Osea è definito il profeta dell'amore, ma dell'amore di Dio: un amore su cui non siamo soliti riflettere, un amore che non è secondo il nostro codice matrimoniale, un Dio che non rinuncia a nulla pur di ricondurci alla vita e al suo amore. Il Dio di Osea è sin troppo umano, sembra contraddittorio e troppo coinvolto nella vicenda degli uomini. Chiede al suo popolo di impegnarsi e di diventare migliore, ma egli stesso si impegna e compie il gesto di amore prima ancora del suo popolo
«Il profeta è colui che afferma: Dio ha una parola da dire in questa situazione concreta». Di fronte a ogni situazione concreta, a ogni tragedia, è quindi possibile per l’uomo, anche quello moderno, domandarne il significato, cercare di interpretare cosa Dio gli sta dicendo in quella circostanza. L’autore propone una lettura pastorale del libro del profeta Isaia, quale sollecitazione a porre Dio come punto di riferimento dell’esistenza.
La prima sezione del volume prende in esame i primi dodici capitoli di Isaia, in cui il profeta si fa portatore della visione di Dio, che scardina l’approccio alla realtà tutto umano del popolo d’Israele. La seconda sezione affronta i quattro canti del Servo di YHWH nella particolare prospettiva dell’iniziazione battesimale, al fine di cogliere le implicazioni spirituali che questi testi possono offrire per la riscoperta del battesimo di ciascun cristiano e della sua missione nella Chiesa e nel mondo.
Sommario
Introduzione. I. Signore, mio salvatore. 1. Ingiustizia dell’uomo fedeltà di Dio. 2. Il monte più alto. 3. Beati... Guai... 4. La vigna. 5. «Manda me». 6. Tremavano come foglie. 7. Bottino e saccheggio. 8. Ho visto una luce. 9. L’Assiria è un bastone. 10. Guarderanno al discendente di Iesse. 11. Ringraziate il Signore. II. I canti del Servo di YHWH nella prospettiva dell’iniziazione battesimale. Introduzione. Primo canto del Servo di YHWH: Dio c’è o non c’è? Secondo canto del Servo di YHWH: luce delle nazioni. Terzo canto del Servo di YHWH: chi mi dichiarerà colpevole? Quarto canto del Servo di YHWH: per le nostre colpe. Conclusione.
Note sull'autore
Don Arrigo Chieregatti, nato a Rovigo, specializzato in psicologia, già assistente diocesano della FUCI, è da anni parroco a Pioppe di Salvaro (Bologna) dove anima una piccola comunità eremitica. Presso le EDB ha pubblicato recentemente Letture spirituali sui libri di Sapienza, Giona, Cantico dei cantici, Apocalisse, Tobia, Giobbe, nonché Amore come libertà. Omelie sul matrimonio e Nel silenzio di Dio. Interrogarsi sulla morte rispondere sulla vita.
Ha coordinato il programma universitario in Cambogia per la CEI e il programma Asia Urbs in Vietnam per l’Unione europea.
In questo libro il sacerdote dà per acquisito il fatto, spesso trascurato, che i ministri del matrimonio sono gli sposi, per riservarsi lo svelamento del contenuto di ciò che si sta compiendo. Il contenuto psicologico e sacrale del matrimonio attiene alla profondità di un'esperienza, quella dell'amore, in cui si riassume l'avventura umana nella sua massima creatività ma anche nel più grave pericolo, nel rischio e nella perdita. Queste omelie, nate da occasioni reali e radicate nelle Letture, sono una riflessione variamente modulata sulla natura dell'amore, sulla dinamica degli affetti nella coppia, e sulle poche duttili sapienze che possono aiutare nel cammino di speranza e fiducia che si apre con ogni matrimonio.
Si pensa che questo libro sia stato scritto verso la fine del regno di Domiziano (95-96 d.C.), quando l'imperatore scatenò la prima grande persecuzione contro i cristiani: quella di Nerone infatti aveva colpito solo l'area della capitale. Di fronte al martirio generalizzato i credenti aspettavano un segno di Dio: un angelo si manifestò con la parola al "servo Giovanni", dettandogli l'ultimo libro ispirato della Bibbia. L'Apocalisse si presenta sotto forma di messaggio epistolare indirizzato alle "sette chiese d'Asia" proprio per intendere, con il magico numero della totalità, il mondo intero piegato sotto la violenza e l'ingiustizia. Don Chieregatti tenta di svelare nel testo quello che può dire a ognuno di noi ora, nell'ambiguità del tempo presente.