Il "Cligès" è forse il capolavoro di Chrétien de Troyes: letteratura classica e contemporanea, scienza, politica, libero arbitrio e rivalutazione della donna, tutto è armonicamente amalgamato in una costruzione rigorosa impostata secondo i dettami della più avanzata retorica poetica. La narrazione scorre fluida e piacevole ma richiede una lettura attenta ai particolari celati nel testo, e la traduzione cerca di restituirne la profondità psicologica, l'ironia e l'eleganza compositiva, mantenendone, nei limiti del possibile, anche alcuni significativi artifici retorici.
L’opera di Chrétien de Troyes vide la luce nel XII secolo, il grande secolo in cui nacque l’Europa delle cattedrali e delle università, che assisté al ritorno della filosofia di Aristotele nell’Occidente latino dopo alcuni secoli di sostanziale oblio, che segnò una nuova fase nei rapporti tra cristianità e islam e nel commercio mediterraneo, che conobbe con la logica di Abelardo l’avvio della filosofia scolastica e con la mistica di Bernardo di Clairvaux una delle voci ascetiche e poetiche più alte dell’Occidente latino.
Questo volume presenta due degli scritti più noti di Chrétien de Troyes. Nella prima opera, Lancillotto o il cavaliere della carretta, è narrata la vicenda dell’amore tra il cavaliere e la regina Ginevra, e delle numerose peripezie che questi dovranno affrontare per sfuggire alle insidie del perfido Meleagant.
Nella seconda, Perceval o il racconto del Graal, la fantastica storia di Perceval il gallese si intreccia con quella di un altro cavaliere, Galvano, e con la celebre ricerca del Santo Graal.
Elaborando in maniera in un certo senso definitiva e destinata a passare ai secoli successivi il modello antico del romanzo, Chrétien reinterpreta antichi motivi leggendari e li fonde con nuovi temi narrativi, lasciandoci un’opera capostipite di un ricchissimo filone narrativo.
Chrétien De Troyes è nato a Troyes, importante centro mercatale della Champagne, fra il 1130 e il 1135, ed è morto intorno al 1180. Di lui abbiamo pochissime notizie biografiche, desunte da cenni presenti nelle sue opere. Tra esse, Erec ed Enide, Cligès, Lancillotto o il cavaliere della carretta, Il cavaliere dal leone e Perceval o il racconto del Graal.