Ci sono uomini che vedono una donna non come persona, ma come corpo, come un oggetto che può essere venduto, comprato e usato. Non sanno, o forse non vogliono riconoscere, quali conseguenze avrà tutto questo in loro stessi e, soprattutto, nella persona che ritengono di avere il diritto di sfruttare. La donna che subisce questo viene ferita profondamente, le viene rubato qualcosa d'importante: non sarà più la stessa persona.
(dalla prefazione di Claudia Koll)
Terremoto dell'Emilia un anno dopo: la parola alle donne. Nel viaggio lungo 70 km raccontato in questo libro, tra i paesi del ferrarese colpiti dal sisma, l'autrice ha trovato segni di speranza nelle donne.
Le vediamo passeggiare ogni notte lungo le strade di periferia delle nostre città. Le chiamiamo prostitute. Ma di loro, dei loro sogni di ragazze, delle loro sofferenze, non sappiamo nulla. Diana ha scelto di raccontare la sua storia. Prefazione di Nek.