Il 4 novembre 1854, mentre infuriava la guerra di Crimea, una giovane donna inglese di nome Florence Nightingale, di estrazione liberale, irrequieta e sognatrice, mise piede nella caserma Selimiye a Scutari (Istanbul), una struttura convertita in ospedale per esigenze belliche. A causa di gravi inefficienze organizzative e della mancanza di assistenza infermieristica sul campo, migliaia di soldati stavano perdendo la vita. Florence Nightingale, convinta che l'azione umana potesse e dovesse cambiare anche le prassi e i preconcetti più radicati, non poteva accettare a cuor leggero simili negligenze. Fu così che, tra ratti e sudiciume, ostacoli legati al genere e una salute cagionevole a complicare il tutto, questa donna coraggiosa avviò una vera e propria rivoluzione. Accettando l'incarico di sovrintendente del personale femminile negli ospedali inglesi in Oriente, era diventata la prima donna inquadrata nelle forze armate di Sua Maestà britannica, la regina Vittoria. Iniziò così un percorso destinato a cambiare non solo la sua vita, ma quelle di generazioni di donne e di uomini che avrebbero beneficiato da quel momento di un'assistenza ospedaliera davvero degna di questo nome. Ed è una storia che giunge fino a noi.