La scuola può essere il centro di una grande rete di contatti, ponte con il territorio e palestra di sguardo solidale. Si impara davvero quando apprendimento e servizio degli altri si incontrano, non quando il sapere diventa autoreferenziale o, peggio, si isola dal contesto e non incontra chi vive ai margini. Il service learning è una proposta pedagogica che permette di inserire nella prassi ordinaria l'attenzione al servizio progettandolo, monitorandolo e valutando le competenze apprese. Sì, perché servire insegna, anzi insegna più del lavoro in aula. Invitare a sperimentare gli apprendimenti in contesti reali, creando le condizioni per vere «prove esperte», è una grande opportunità educativa e culturale, oltre che di solidarietà. Già ampiamente diffuso nel mondo, da qualche anno il service learning - grazie al lavoro dei docenti e dei formatori della scuola di Alta Formazione Educare all'Incontro e alla Solidarietà (EIS) della LUMSA, che hanno collaborato anche a questo testo - sta trovando un suo spazio anche in Italia. Le scuole salesiane delle Figlie di Maria Ausiliatrice hanno individuato in questa proposta dei chiari punti di contatto con il loro stile educativo, il sistema preventivo di don Bosco: un modo per coniugare la loro tradizione pedagogica con uno strumento che permette di portare nella didattica ordinaria - dalla progettazione alla valutazione - alcune accortezze tipiche del loro carisma. Nasce così questo volume, che nelle prime due parti mette a confronto la pedagogia salesiana nella sua essenza con la proposta del service learning. La terza parte, infine, presenta alcuni progetti realizzati in scuole FMA di ogni ordine e grado, per diffondere e proseguire questo interessante connubio.