Al termine dell’itinerario diocesano per fidanzati e dopo la celebrazione del matrimonio, alcune giovani coppie hanno spontaneamente avviato un gruppo di confronto sulla propria nuova esperienza, che desideravano vivere alla luce della fede. Il volume raccoglie le schede di riflessione che hanno accompagnato questo percorso e le propone al largo pubblico perché possano essere utili anche ad altre giovani coppie “in cammino”.
Ogni capitolo comprende la proposta del tema con riferimento all’esperienza della vita, letta a partire da uno sguardo cristiano, una sezione di rimando più esplicito ai testi biblici (se non è inserita nella precedente), alcune domande che raccolgono spunti di riflessione e talora la proposta di un “esercizio di comunione”, un modo per esercitarsi sul tema preso in considerazione.
Sommario
Introduzione. 1. Dall’«io-tu» al «noi». Dalla fusione dell’innamoramento alla realtà dell’integrazione di coppia. 2. La comunicazione nella coppia. Dinamiche comunicative e relazionali dopo il «giorno più bello». 3. L’esercizio della sessualità nuziale. Tra tenerezza, passione e progetti di procreazione. 4. La relazione con le famiglie di origine. Tra debito di riconoscenza, dipendenza prolungata e giusta autonomia. 5. La relazione con Dio. La preghiera e il discernimento per fare scelte cristiane nella coppia. 6. Tempo della coppia e tempo del lavoro. Come trovare il giusto equilibrio? 7. Gioie e insidie della vita a due. Gestire i problemi e gustare i frutti dell’amore. 8. Amici e amicizie prima e dopo il matrimonio. Sposarsi significa incarcerarsi? 9. «... neanche un prete per chiacchierar…». Il cammino e l’accompagnamento spirituale in coppia da sposati. 10. L’arrivo del primo figlio. Come sopravvivere felici? 11. Dalla paura alla gratitudine. Diventare coppie «eucaristiche».
Note sull'autore
Paolo Ciotti, presbitero della diocesi di Milano, ha affiancato alcuni percorsi di studio al ministero pastorale con particolare attenzione all'accompagnamento spirituale, ai fidanzati e alle famiglie. È laureato in scienze dell’educazione presso l’Università Cattolica di Milano e diplomato presso l’Istituto Superiore per Formatori; insegna psicologia della religione presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano ed è cultore della stessa disciplina presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. È socio ordinario della Società Italiana di Psicologia della Religione. Presso le EDB ha pubblicato, insieme a Massimo Diana, Psicologia e religione. Modelli problemi prospettive, Bologna 2005.
Ben fondato scientificamente, articolato in modo completo, riesce a dare una valutazione seria e aggiornata della ricerca, delle posizioni teoretiche passate e presenti, e delle questioni più dibattute nel campo della psicologia della religione.
La prima parte è dedicata al passato, alla storia dei rapporti tra psicologia e religione. Vengono esaminati i modelli che sono stati usati per definire le competenze dell’una e dell’altra, da quello riduzionista o iconoclasta a quello apologetico, per arrivare a presentare la posizione che considera la religione oggetto di uno studio scientifico e disinteressato.
La seconda parte si occupa del futuro, cioè delle prospettive e dei problemi aperti. Il primo grande tema affrontato è quello del paradigma della complessità: la logica della complessità rende problematica sia la neutralità scientifica del ricercatore, sia la separazione rigida della disciplina rispetto alle altre e suggerisce l’opportunità di una ricerca realmente interdisciplinare. In questa prospettiva provocazioni nuove sono poste oggi alla psicologia della religione dai risultati sorprendenti delle scienze moderne, dall’interazione tra molteplici religioni e dalla riflessione teologica. A sua volta, la psicologia della religione aiuta a far emergere il livello psichico dell’esperienza religiosa e dunque contribuisce alla costruzione di un dialogo a tutto campo tra i vari saperi.
Sommario
Presentazione. Introduzione. Psicologia e religione oggi: la psicologia della religione. I. Psicologia e religione a confronto: evoluzione e problemi. 1. Relazioni tra psicologia e religione: tre tipologie. 2. Il problema dell’oggetto: che cos’è la religione? II. Prospettive per la psicologia della religione. 1. Dal paradigma della complessità a una nuova consapevolezza epistemologica. 2. La psicologia della religione tra le scienze, le religioni e la teologia: un approccio interdisciplinare. Bibliografia.
Note sugli autori
Paolo Ciotti, presbitero della diocesi di Milano, ha affiancato alcuni percorsi di studio al ministero pastorale con particolare attenzione all’accompagnamento spirituale, ai fidanzati e alle famiglie. È laureato in scienze dell'educazione presso l’Università Cattolica di Milano e diplomato presso l’Istituto superiore per formatori; insegna psicologia della religione presso l’Istituto superiore di Scienze religiose di Milano ed è cultore della stessa disciplina presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. È socio ordinario della Società italiana di psicologia della religione.
Massimo Diana, laureato in filosofia e scienze dell’educazione, è cultore di psicologia della religione presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Ha pubblicato diversi contributi sul tema dei rapporti tra la psicologia, la filosofia e la teologia in riviste specializzate, il volume Angoscia e libertà. Psicologia del profondo e religione nell’opera di Eugen Drewermann, Centro Scientifico, Torino 2002 e Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologici e psicodinamici, EDB, Bologna 2004. È segretario della Società italiana di psicologia della religione.