L’uomo non può vivere senza amare. È l’amore che dà significato alla vita. La vita umana viene percepita come valore e come realtà ricca di senso quando si ama e si è amati. Vivere e amare sono una vera e propria arte. Il libro intende l’etica del vivere come arte di vivere, come arte di amare la vita e come modalità di realizzare la pienezza dell’umano in tutte le relazioni e nei diversi ambiti dell’esistenza.
Informazioni sull'autore
Salvatore Cipressa è docente di Teologia morale nell’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano di Lecce. Dal 2014 al 2022 è stato Segretario nazionale dell’ATISM (Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale).
Piangere è un'esperienza che attraversa e accompagna l'esistenza di ogni persona. Seguendo le tracce delle nostre lacrime esploriamo infatti un paesaggio nel quale si intrecciano momenti inaspettati e sorprendenti, situazioni dolorose o sovrabbondanti di gioia che segnano i nostri volti. Piangere significa gridare ed esultare, invocare e lamentarsi, pentirsi e gioire. Le nostre lacrime raccontano di noi stessi e di quel Dio che le ha condivise di persona e le considera così preziose da raccoglierle tutte con tenerezza.
Perché tanti legami si spezzano e tanti matrimoni falliscono? Perché è diventato così difficile costruire relazioni affettive stabili e durature? Perché tante persone vivono amori brevi e difficili? Questo libro, partendo da una diagnosi della crisi culturale odierna che ha portato alla crisi della relazionalità, intende offrire una terapia che consenta di giungere alla maturità affettiva.
Descrizione dell'opera
L'uomo è un campo di battaglia ove entrano in gioco forze biofile e necrofile: egli vive una tensione fondamentale tra bene e male, tra vita e morte. Ciò che conta è da quale di questi due orientamenti si lascia dominare e guidare.
La bioetica si concepisce come un progetto di speranza per l'uomo, come amore per la vita e come una possibilità di realizzare una umanità migliore. Ma per attuare tale progettualità ha bisogno di conservare chiara la sua identità, di essere essa stessa umanizzata, di amare la vita per saper riconoscere il bene e non cedere a ideologie o interessi di parte. E il concetto di "vita" nella visione biblico-teologica è molto ampio, declinato in vita biologica-fisica-corporale, vita spirituale o personale, vita divina ed eterna.
Filo conduttore e tema ricorrente del volume è l'amore per la vita, che costituisce l'aspetto fondamentale della natura umana e conduce l'uomo verso il bene e la piena realizzazione. Nella convinzione che tale amore per la vita vada espresso sempre, in ogni genere di circostanza e soprattutto nelle situazioni-limite caratterizzate da precarietà e sofferenza.
Sommario
Prefazione. I. VALORE DELLA VITA E SUO ORIZZONTE. 1. Il valore della vita nel recente insegnamento della Chiesa. 2. Amare e servire la vita umana in ogni suo momento. 3. La vita come diritto fondamentale. II. BIOETICA E BIOFILÌA. 4. Per una bioetica più umana che ami la vita. 5. La donazione degli organi umani. Un'esigenza etica. III. Esperienza della sofferenza e amore per la vita. 6. Per una umanizzazione della sofferenza. 7. Per un'assistenza integrale della persona ammalata. 8. La professione infermieristica: considerazioni etico-deontologiche.
Note sull'autore
SALVATORE CIPRESSA (Copertino - LE, 1961), sacerdote della diocesi di Nardò-Gallipoli, ha conseguito il dottorato in teologia morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana e il diploma di specializzazione in bioetica presso la Pontificia Università Lateranense e l'Università Cattolica del Sacro Cuore in Roma. Fa parte del Consiglio di presidenza dell'Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale (ATISM). Insegna teologia morale presso la Facoltà Teologica Pugliese. Oltre a numerosi articoli in riviste specializzate, ha pubblicato: Il fenomeno transessuale fra medicina e morale, Istituto Siciliano di Bioetica, Acireale (CT) 2001; Coscienza e identità sessuale, in L. Renna, Neuroscienze e comportamento umano, («Quaderni della Rivista di Scienze Religiose», 10), Vivere In, Roma 2006; Il valore della vita nel magistero recente, in R. Altobelli - S. Privitera, La casa della vita, S. Paolo, Roma 2006; Il Padre nostro preghiera da vivere, EDB, Bologna 2007; Transessualità, Cittadella, Assisi 2010; ha curato Celibato e sacerdozio, Città Nuova, Roma 2008; ha collaborato al Dizionario Teologico della Pace e al Nuovo Dizionario di Bioetica (2004).
La transessualità è un fenomeno in crescente espansione. L'Autore indaga sul disturbo dell'identità di genere e offre indicazioni per fronteggiarlo.
«Nella cultura odierna il celibato sacerdotale è diventato tema continuamente alla ribalta. Tema che è al centro di appassionati dibattiti a tutti il livelli e di una discussione che va ben al di là dell'ambito strettamente ecclesiale. [...] Da più parti si è manifestata la volontà di sollecitare la Chiesa cattolica latina a rie-saminare la condizione celibataria, la cui osservanza secondo alcuni sarebbe diffi-cile nel nostro mondo e nel nostro tem-po. Vi sono sacerdoti e laici favorevoli al celibato, ma ve ne sono altri favorevoli ad una libera scelta del celibato e sono disposti ad accettare i preti sposati. In ta-le contesto non è superfluo continuare a domandarsi: il celibato è in se stesso una negazione di umanità? Tra celibato e sa-cerdozio esiste un legame assolutamente necessario?» (dalla Prefazione). Gli Autori si propongono di rispondere a tali interrogativi presentando il signifi-cato del celibato ecclesiastico nella storia; evidenziando le ragioni teologi-che e le opportunità pastorali di tale stato; analizzando la diversa situazione dei presbiteri nelle Chiese orientali.
Descrizione dell'opera
La preghiera del Padre nostro costituisce una miniera inesauribile di significati tesi a dare senso all’esistenza dell’uomo: sintesi del vangelo, indica lo stile dei seguaci di Cristo. La prospettiva in cui l’autore si pone è quella etico-spirituale: alla luce delle singole petizioni del Padre nostro, egli tratteggia il percorso di una vita autenticamente umana e cristiana.
Nella prima parte del volume, il suo approccio è biblico-teologico; nella seconda, la riflessione assume un andare a carattere evocativo, invitando il lettore a riconoscere e applicare le implicazioni etiche contenute nella preghiera.
Sommario
Introduzione. I. Il Padre nostro modello di ogni preghiera. 1. Le due formulazioni del Padre nostro. 2. Il contesto di Matteo. 3. Il contesto di Luca. 4. Essere e sentirsi figli: «Abbà, Padre!» «Immà, Madre!». II. L’esistenza cristiana alla luce delle singole petizioni del Padre nostro. 1. Sia santificato il tuo nome. 2. Venga il tuo regno. 3. Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. 4. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. 5. Rimetti i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. 6. Non ci indurre in tentazione. 7. Ma liberaci dal male (o dal Maligno). Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Salvatore Cipressa (Copertino - LE, 1961), sacerdote della diocesi di Nardò-Gallipoli, ha conseguito il dottorato in teologia morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana e il diploma di specializzazione in bioetica presso la Pontificia Università Lateranense e l’Università Cattolica del Sacro Cuore in Roma. Fa parte del Consiglio di presidenza dell’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale (ATISM). Insegna teologia morale presso la Facoltà Teologica Pugliese. Oltre a numerosi articoli in riviste specializzate, ha pubblicato: Il fenomeno transessuale fra medicina e morale, Istituto Siciliano di Bioetica, Acireale (CT) 2001; Coscienza e identità sessuale, in L. Renna, Neuroscienze e comportamento umano, («Quaderni della Rivista di Scienze Religiose», 10), Vivere In, Roma 2006; Il valore della vita nel magistero recente, in R. Altobelli - S. Privitera, La casa della vita, S. Paolo, Roma 2006; ha collaborato al Dizionario Teologico della Pace e al Nuovo Dizionario di Bioetica.