Gli Hobbit sono il grande dono che Tolkien ha fatto alla letteratura mondiale. Essi provengono direttamente dalla fantasia di Tolkien, e neanche lui saprebbe spiegare da dove siano nati.
Li ha ricevuti in dono un giorno d’estate di quasi ottant’anni fa e questo dono è stato rimesso in circolo dallo scrittore inglese per la gioia dei lettori sparsi per il mondo.
Diceva Borges che la letteratura è uno dei nomi della felicità, e aveva ragione: gli Hobbit rappresentano senz’altro il culmine di questa felicità.
Chi era Gandalf per Tolkien? Tra i personaggi de Il Signore degli Anelli, Gandalf è colui che più di ogni altro ci aiuta a percorrere i sentieri della Terra di Mezzo alla ricerca del senso di quel "qualcosa di altro" trattato dal romanzo: i grandi temi dell'uomo, la morte, l'immortalità, la memoria, che tanto appassionano le menti e i cuori dei grandi e dei piccoli ancora oggi.
Il fascicolo offre un copione teatrale per ragazzi incentrato sul tema del successo. Il protagonista, Marco detto Gennix, vuole diventare famoso a tutti i costi partecipando a un reality show e per questo è disposto a sacrificare tempo, valori, amicizie; una volta conquistata la fama, si accorge che la sua vita è sempre più vuota, e…
Il tema è particolarmente attuale per i preadolescenti e gli adolescenti di oggi e tocca le esperienze di vita in famiglia, la difficoltà e la gioia della crescita, la cultura delle illusioni creata dai mass media, l'amicizia, la fede, con un implicito riferimento alla parabola del Padre misericordioso. «Chi, almeno una volta nella vita, non ha sognato di andare in tv? Di "diventare famoso" in mezzo alle star? Già, magari dimenticando, però, la vita di tutti i giorni, quella di ragazzi e ragazze che crescono, che vanno in crisi e che si ritirano su. Ma si può anche sognare senza, per questo, perdere di vista la realtà. E scoprire che non si è soli in questo cammino. Solo allora potremmo raggiungere i nostri obiettivi, senza smettere di puntare in alto!» (dall'Introduzione).
Il copione, utilizzabile nelle scuole, nelle parrocchie, negli oratori, oltre al testo di scena, propone una breve introduzione educativa, indicazioni pratiche e suggerimenti per la realizzazione dello spettacolo e dei costumi. La grafica è particolarmente curata, per favorire la leggibilità e la fruibilità del fascicolo da parte degli attori e dei collaboratori; gli spazi ai margini e gli appositi box permettono di appuntare note di scena o indicazioni di regia.
Il fascicolo prosegue la serie "Facciamo teatro", inaugurata con I postini di san Paolo e tesa a valorizzare le potenzialità educative del teatro come mezzo di formazione umana e cristiana.
Sommario
Introduzione. Oggi si recita a soggetto: la vostra vita! La storia. Le tematiche. I personaggi. Scena I. Voglio diventare qualcuno! Scena II. Una vita acrobatica. Scena III. Una, nessuna, centomila maschere. Scena IV. Chi fermerà la musica… Scena V. L'isola che forse c'è. Scena VI. «Amor ch'a nullo amato…». Scena VII. Il domandone finale. Scena VIII. Missione successo.
Note sugli autori
Ives Coassolo (Pinerolo - TO, 1976), laureato in Scienze dell'educazione, ha insegnato religione cattolica. Regista teatrale, nel 2002 fonda con un gruppo di amici l'associazione teatrale Mellon, per la quale ha diretto Il Signore degli Anelli visto da Tolkien.
Roberta Roccia (Pinerolo - TO, 1981), laureata in Teatro e arti della scena, collabora con alcune compagnie torinesi di teatro per ragazzi. Si è specializzata nel lavoro con i giovani proponendo laboratori teatrali nelle scuole, nei centri estivi e presso una comunità di disabili. Da anni collabora con il Centro di Pastorale Giovanile della diocesi di Pinerolo.
Insieme, i due autori hanno scritto e diretto lo spettacolo Una Speranza per la città (2006) e pubblicato I postini di san Paolo. Copione per ragazzi (EDB 2008).
Descrizione dell'opera
San Paolo è un grande esempio di vita e di fede anche per i ragazzi di oggi. Il teatro, autentico strumento di crescita personale, è un modo accattivante e coinvolgente per presentare loro la vita e le lettere dell’Apostolo delle Genti, seguendo l’invito del papa per l’anno paolino (28 giugno 2008 - 29 giugno 2009).
La trama del copione è semplice ma originale: quattro “postini” recapitano alle comunità cristiane le preziose lettere di Paolo; attraverso vari luoghi e incontri, i protagonisti scopriranno che in esse sono contenute le risposte a problematiche di allora e di sempre.
Presentati all’interno di una cornice storica, le situazioni e i temi affrontati dal testo appartengono al vissuto quotidiano dei ragazzi, i quali possono così essere coinvolti attivamente.
Il copione può essere utilizzato nelle scuole, nelle parrocchie, negli oratori. Oltre al testo di scena, propone un’introduzione sulla valenza educativa del lavoro teatrale con i ragazzi; offre inoltre indicazioni pratiche per la realizzazione dello spettacolo e alcuni consigli tecnici per adattare il lavoro a situazioni differenti. Anche la grafica è particolarmente curata, per favorire la leggibilità e la fruibilità del fascicolo da parte degli attori e dei collaboratori. Gli spazi ai margini di ogni pagina e gli appositi box al termine delle scene permettono di appuntare note di scena o indicazioni di regia.
Il fascicolo inaugura la serie “Facciamo teatro”, tesa a valorizzare le potenzialità educative del teatro come mezzo di formazione umana e cristiana.
Sommario
Introduzione. Il binomio: giovani e teatro. La storia. I personaggi. Alcuni consigli tecnici. Prologo: la strada. Scena 1: Saulo. Scena 2: I tessalonicesi. Scena 3: Giovanni l’apostolo. Scena 4: La locandiera. Scena 5: Titico. Scena 6: Il mandato.
Note sugli autori
Ives Coassolo (Pinerolo - TO 1976), laureato in Scienze dell’Educazione, ha insegnato religione cattolica e attualmente è seminarista per la diocesi di Pinerolo. Regista teatrale, nel 2002 fonda con un gruppo di amici l’associazione teatrale Mellon, per la quale ha diretto Il Signore degli Anelli visto da Tolkien.
Roberta Roccia (Pinerolo - TO 1981), laureata in Teatro e arti della scena, collabora con alcune compagnie torinesi di teatro per ragazzi. Si è specializzata nel lavoro con i giovani proponendo laboratori teatrali nelle scuole, nei centri estivi e presso una comunità di disabili. Da anni collabora con il Centro di Pastorale Giovanile della diocesi di Pinerolo.
Insieme, i due autori hanno scritto e diretto lo spettacolo Una Speranza per la città (2006).