Un'opera diventata un punto di riferimento imprescindibile, uno dei più grandi critici del Novecento ci accompagna all'origine della nostra letteratura: con la capacità di analisi e lo stile unico che lo contraddistinguono, Gianfranco Contini esamina le fondamentali trasformazioni portate alla lingua e alla letteratura italiana dalle "tre corone" Dante, Petrarca e Boccaccio, indaga il ruolo cruciale rivestito da scuole e autori "minori" nel diffondere un nuovo linguaggio poetico ed evidenzia le peculiarità di opere nate in un contesto linguistico-culturale irripetibile, caratterizzato dall'incontro tra latino e volgari regionali. Attraverso un'accurata scelta di testi, Contini ci restituisce per intero il fascino e la grandezza di decenni ancora oggi considerati tra i più fulgidi nella storia poetica dell'umanità, e mostra perché il Duecento costituisce davvero "il secolo incomparabilmente più importante delle nostre lettere".
Il bilancio di un secolo della nostra letteratura nelle pagine di uno dei maggiori critici del Novecento. Dal Futurismo all'Ermetismo, da Pascoli a Montale, Contini imbastisce un canone della cultura italiana più recente, annoverando al suo interno non solo poeti e narratori, ma anche scrittori di prosa scientifica, critica e politica, nonché i movimenti collettivi italiani e stranieri che hanno contribuito a tracciarne le rotte poetiche. Introduzione di Cesare Segre.
Questo volume raccoglie tutti i saggi danteschi di Gianfranco Contini. La raccolta si apre con l'Introduzione alle «Rime» di Dante stesa nel 1938 e rimasta un punto fermo nella esegesi dantesca. Ad essa segue una lettura del sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare; un ritratto di Dante come personaggio-poeta nella Commedia; un intervento sull'attualità di Dante; l'ampio profilo critico complessivo che va sotto il titolo di Un'interpretazione di Dante; un intervento metodologico, Filologia ed esegesi dantesca; una «guida» alle Rime del Cavalcanti, ai rapporti tra questo poeta e Dante, a Cavalcanti come personaggio della Commedia; e due letture di canti danteschi, il XXX dell'Inferno e il XXVIII del Paradiso. Una serie di contributi su specifici problemi conclude questo volume, che costituisce un'esemplare introduzione all'universo dantesco.