La cultura dello spreco domina la sanità moderna. Più esami si fanno, meglio si crede di curare o di essere curato. E così si consumano risorse con disinvolta arroganza, a beneficio esclusivo dell'industria sanitaria. Lo spreco ha finito per generare costi insostenibili, iniquità e malessere sociale. Per garantire qualità nella medicina non servono nuove leggi né drastici tagli, ma bisogna modificare le cattive abitudini, sostenere scelte sicure, responsabili, condivise tra medico e paziente. Una critica spietata ai vizi del nostro mondo medicalizzato.