Fino a circa trent'anni fa il mondo filosofico americano guardava a Hegel con sospetto. Esoterico, faticoso da comprendere e irrimediabilmente metafisico, Hegel - come ha scritto Terry Pinkard - era agli occhi di quel mondo l'emblema di "come molte cose potessero andare storte in un sistema di pensiero". In tempi più recenti si è potuto tuttavia assistere a una decisa inversione di rotta: pensatori di grande calibro hanno riportato il filosofo tedesco alla ribalta infondendo nuova linfa alle sue idee e coniando strumenti concettuali volti a rileggerne i testi in chiave contemporanea. Questo libro introduce al lettore cinque dei più importanti filosofi "hegeliani" d'oltreoceano (Wilfrid Sellars, John McDowell, Robert Brandom, Robert Pippin e Terry Pinkard), fornendo una prospettiva d'insieme tanto sul loro pensiero, quanto sulle rispettive interpretazioni hegeliane. Affrontando temi come la filosofia della percezione, l'epistemologia e la filosofia dell'azione, il volume traccia un percorso storico-teoretico attraverso un ambito fondamentale della filosofia americana contemporanea e mostra in che modo Hegel sia tornato ad essere una figura cardine del panorama filosofico odierno.