Quante volte nella nostra quotidianità accade ai sentirci aggrediti o indispettiti da qualcuno senza essere in grado di replicare, almeno sul momento? Le situazioni possono essere le più disparate: il guidatore di una quattro per quattro che continua a stare incollato alla nostra auto, una signora che ci tratta da omosessuali perché non la troviamo seducente, l'incontro con qualcuno che si ritiene indebitamente dotato di un'intelligenza superiore, un presentatore che ci guarda con disprezzo dallo schermo televisivo, un testimone di Geova che viene a venderci Dio come se si trattasse di un aspirapolvere... Costretti a rimuginare sulla nostra incapacità di reagire sul momento, pensiamo e ripensiamo alle frasi ad effetto capaci di zittire questi imbecilli che non siamo stati capaci di formulare. L'autore si sofferma sulle situazioni più offensive con un ragionamento fermo e implacabile, così da fustigare l'importuno di turno, ribaltandogli contro le sue stesse ragioni. Le sue caustiche lettere, ispirate da un animo vendicativo, ci consentono di attenuare il ricordo di queste situazioni umilianti e intollerabili, fornendoci altrettanti suggerimenti per "cantarle chiare". Leggendole potremo placare i nostri cupi rimuginii e, tornando a confrontarci con il nostro persecutore, sperare di inchiodarlo alla sua cattiva coscienza, recuperando quella serenità che proviamo quando il mondo riacquista il proprio equilibrio.