La "malattia dell'aldilà", contro cui prende posizione questo libro, è sia quella che discende dalle pretese di possedere e imporre verità assolute di carattere religioso, come le verità predicate da fondamentalismi e integralismi sempre più vigorosi, sia quella di carattere mondano, di cui sono esempi le utopie delle società comuniste o i mille anni di felicità annunciati dal nazismo, e oggi l'esaltazione di identità etniche o nazionali o della logica di mercato. Dopo le infinite sofferenze inflitte, nel corso della storia umana, dalle diverse forme di assolutismo, ci si chiede se non sia venuto il momento di dirigere lo sguardo verso la terra che ci sta sotto i piedi, assumendo più umilmente, ma anche più responsabilmente, l'insuperabile vulnerabilità e precarietà dell'esistenza umana. Attraverso l'analisi del rapporto di reciproco riconoscimento, dell'incompletezza che ogni definizione di identità immancabilmente sconta, della necessità di una giusta distribuzione delle risorse materiali e culturali, nasce il profilo di una laicità non trionfalistica, attenta alla fragilità umana e ai limiti del conoscere.
Una guida ai diversi elementi e alle diverse interpretazioni che caratterizzano il rapporto tra linguaggio e dinamica sociale. Partendo da una breve analisi storica, il volume analizza la relazione reciproca che lega la costruzione linguistica della realtà e delle rappresentazioni sociali, delle identità individuali e collettive, delle relazioni e delle interazioni che gli attori stabiliscono tra loro. Ne emerge con evidenza come il linguaggio possa diventare un nuovo fondamento della razionalità e dell'etica.
Una aggiornata introduzione ai molteplici temi della sociologia della cultura, che permette di orientarsi all'interno delle diverse posizioni teoriche e dei diversi metodi che la caratterizzano. Uno strumento indispensabile per quanti operano nell'ambito delle relazioni sociali, della linguistica, della produzione artistica, dei mezzi di comunicazione di massa, dell'educazione, del diritto, della cultura politica e della vita religiosa.
Questo testo è stato costruito a partire dalla convinzione che il discorso sociologico costituisce la base non solo per l'impegno diretto nelle scienze sociali, ma anche per l'acquisizione di quella sensibilità alla dimensione socioculturale che è complemento essenziale di ogni formazione (politica, giuridica, storica, economica, psicologica, educativa, ma anche medica, ingegneristica, urbanistica).