La realizzazione dell'uguaglianza politica all'interno degli Stati è davvero un obiettivo alla portata degli esseri umani o sarebbe più saggio concentrarsi su finalità maggiormente realizzabili? In agili capitoli, uno tra i più autorevoli politologi mondiali analizza lo straordinario avanzamento verso la democrazia avvenuto nel corso degli ultimi secoli, la crescita delle istituzioni democratiche, l'ampliamento della cittadinanza e i molteplici ostacoli che si sono frapposti al suo progresso. È possibile, dice Dahl, che l'ineguaglianza cresca e prevalga in tutto il mondo, ma è altrettanto possibile che si realizzi lo scenario opposto: "Predire quale di questi (o altri) futuri possibili finirà effettivamente per prevalere, va al di là delle mie capacità. Ma sono certo che il risultato può essere fortemente influenzato dalle iniziative e dalle azioni individuali e collettive che noi e i nostri discendenti sceglieremo di intraprendere".
Robert Dahl non nega né il coraggio dei padri fondatori né la formidabile tenuta dell'architettura istituzionale che essi costruirono due secoli fa. Ma ci invita a considerarli come uomini che pur di trovare l'accordo non esitarono a legittimare la schiavitù e che arrivarono alla storica scelta fra regime presidenziale e regime parlamentare in modo quasi casuale, scegliendo alla fine il primo perché si era fatto tardi ed era tempo di tornare a casa.
"Dahl ci dà una "guida" in grado di spiegare il tasso di democraticità delle singole società e indicarne le possibili evoluzioni." (Antonio Calabrò) Robert A. Dahl, uno dei massimi scienziati della politica, è professore emerito all'Università di Yale. Autore di numerosi testi fondamentali, molti dei quali tradotti in Italia, ha pubblicato, tra l'altro, "Politica e virtù. La teoria democratica nel nuovo secolo" (2001), "Intervista sul pluralismo" e "Quanto è democratica la Costituzione americana?".
La democrazia si trova da sempre alle prese con il problema delle dimensioni, del territorio, del numero di persone che fanno parte di una comunità. Il pluralismo è non solo una risposta alla elementare esigenza di libertà, ma anche un modo per affrontare la "grandezza". Robert A. Dahl in questo libro-intervista percorre la storia della sua rielaborazione del concetto di democrazia come "poliarchia", governo di molti.