Il volume fornisce - attraverso un lavoro di esegesi scientifico e approfondito, e tuttavia ben comprensibile per ogni tipo di lettore - un quadro di come sia affrontato il problema e delle problematiche del racconto biblico. Per l'Antico Testamento l'analisi ha affrontato la storia di Giuseppe (Gen 37-50), il quale deve vivere tante situazioni anche molto dolorose. Alla fine Giuseppe loda Dio (che mai interviene direttamente nel racconto), perché grazie a tutto ciò che gli è accaduto egli può salvare la sua famiglia. Il libro di Giuditta inscena lo scontro tra due divinità: il Dio di Israele e il re Nabucodonosor, la cui adorazione è incompatibile con Dio. Alla fine, Israele ottiene la vittoria per mano di una donna, Giuditta, la quale - sola - si mostra saggia e timorata di Dio. Per il Nuovo Testamento si è visto che, all'inizio, viene proclamata la fede nella risurrezione del Cristo. I racconti nascono in seguito, per mostrare meglio il grande dono di fatto da Dio, con la evidenza che ogni evangelista sottolinea aspetti diversi, a seconda della propria visione teologica.
Giuditta nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegeticoteologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Terzo volume della collana Graphé, che si propone come corso completo di studi biblici di base. Ogni volume presenta in modo chiaro il quadro complessivo di riferimento per le singole sezioni bibliche, proponendo lo stato attuale della ricerca. Questo volume tratta i libri che vanno da Giosuè a 2 Re, i due libri delle Cronache, quelli di Esdra, Neemia, Rut, Ester, Tobia, Giuditta e i due libri dei Maccabei.
Annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli: il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell’influsso del contesto su di essi. Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblico. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, là dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità.
L’introduzione segue una precisa articolazione:
a) il titolo, l’importanza e il posto del libro nel canone;
b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi...);
c) le linee teologiche fondamentali;
d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione).
Particolare attenzione viene riservata, al termine del volume, al suo uso nel calendario liturgico.
Destinatari
Studiosi, gruppi biblici, studenti universitari.
Il curatore
Flavio Dalla Vecchia è docente di Sacra Scrittura presso lo Studio Teologico “Paolo VI” del Seminario di Brescia e di Lingua e letteratura ebraica presso l’Università Cattolica di Milano. Ha diretto la sezione Antico Testamento de La Bibbia Piemme (Casale Monferrato, 1995) con il commento dei libri di Proverbi, Ester e Giuditta e, in collaborazione, di Geremia. Ha tradotto per I libri di Dio. La Bibbia (Oscar Mondadori), i seguenti libri: Proverbi, Giosuè,Tobia, Ezechiele. Ha curato l’edizione italiana di varie opere tra cui: R.E. Brown J.A. Fitzmyer R.E. Murphy, Nuovo Grande Commentario Biblico (Brescia, 1997); C. Levin, Introduzione all’Antico Testamento, (Brescia, 2004) per cui ha redatto l’appendice «Storia dell’interpretazione dell’Antico Testamento», «Libri Deuterocanonici», pp.133-158; E. Zenger (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, (Queriniana, Brescia 2005).
DESCRIZIONE: Perchè parlare ancora della morte? Sembra si stia passando dalla rimozione – operazione intellettuale che aveva trovato nella famosa Lettera a Meneceo l’espressione più icastica – alla fattiva negazione. La rivoluzione antropologica che in tale tentativo si manifesta è evidente: se agli umani sono dati intelligenza e potere, perché non usarli per sconfiggere il nemico principale dell’intelligenza e del potere? La vittoria sulla morte non è forse il sogno che nel corso della storia dell’umanità si è inseguito, anche mediante i riti funebri e la connessa fede nella prosecuzione della vita in un’altra dimensione? E non sarebbe questo il modo per affermare la grandezza degli umani, finalmente liberati dal soggiogamento ai processi naturali?
A queste domande tenta di rispondere il volume, introducendo al tema in diverse prospettive. Alla lettura di un breve testo della Lettera agli Ebrei (2,14-15) – con cui mons. Luciano Monari illustra come Gesù Cristo con la sua solidarietà abbia liberato dalla paura della morte – segue un’analisi storico-teologica del n. 18 della Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Gaudium et Spes, in cui il mistero della morte emerge dalla concezione cristiana dell’essere umano.
Diversi sono i modi in cui il tema della morte si declina: dalla morte di Cristo come “meccanismo vittimario”, sulla scorta di René Girard, che permette di vedere la sua morte come via per l’attuazione del Regno di Dio, al tema della morte in relazione all’autonomia della dottrina morale e al problema della sua origine, con attenzione all’esegesi di Sap 1,13. Ma il tema della morte investe anche i limiti e le prospettive del genere letterario dell’Ars moriendi, o preparazione alla morte, come viene trattata ad esempio in Roberto Bellarmino. Infine una sezione è dedicata alla liturgia, ove la preparazione alla morte assume la forma dell’invocazione e la musica diviene tramite del messaggio cristiano sulla morte. Ma la morte non è identica per tutti; al variare delle condizioni vitali delle persone, ne mutano le definizioni: per questo è opportuno riflettere anche sulle trame “serie” che, in riferimento ai recenti dibattiti, stanno dietro a classificazioni quali “disponibilità-indisponibilità” della vita.
COMMENTO: Il volume n. 19 dei Quaderni Teologici affronta il tema della morte dal punto di vista dell'Antico Testamento, del Nuovo Testamento, della teologia e della spiritualità.
GLI AUTORI sono tutti docenti del Seminario di Brescia.
Il tema scelto per questo volume è diventato acuto negli ultimi decenni, soprattutto a causa di due fattori: la crescente consapevolezza dei limiti del metodo storico-critico e la diffusione di letture fondamentaliste. I due fattori si innestano nell'assunzione di nuovi metodi di lettura che fanno riferimento alla narratologia, alla semiotica e alla retorica. Tali metodi non rendono obsoleto il metodo storico-critico. Ma l'interpretazione è atto complesso, come gli studi recenti sull'ermeneutica hanno messo in evidenza e già la cultura classica aveva rilevato. In quanto complesso, è atto "aperto" il cui scopo è di "aprire" il testo per fargli svelare la molteplicità di significati che racchiude. L'interpretazione della Scrittura però non può non rispettare il carattere di questo libro: da qui il limite del necessario metodo storico-critico. Se da esso non si può prescindere, esso non basta. Il suo carattere di attestazione della rivelazione comporta che si legga la Scrittura come "lettera" rivolta da Dio al popolo/Chiesa e quindi da accogliere nella fede. In queste pagine si cerca di offrire un contributo alla comprensione e alla soluzione del problema dell'interpretazione della Scrittura che è nato con la Scrittura stessa.
LO SCOPO DI QUESTA INTRODUZIONE GENERALE E`DI RENDERE CAPACE IL LETTORE DI UN APPROCCIO ADEGUATO AI TESTI BIBLICI, PER UNA COMPRENSIONE PIU`PROFONDA DELL INSONDABILE RICCHEZZA DELLE SCRITTURE. QUESTA INTRODUZIONE, OPERA DI ALCUNI TRA I PIU`QUALIFICATI ESEGETI CATTOLICI STATUNITENSI E NOTA CON IL NOME DI THE CATHOLIC STUDY BIBLE, PRESENTA IN UN SOLO VOLUME TUTTI I LIBRI BIBLICI, ATTRAVERSO GUIDE ALLA LETTURA CHE ESPONGONO LA STRUTTURA E IL SIGNIFICATO DI CIASCUNO; INOLTRE INCLUDE ARTICOLI RIGUARDANTI PROBLEMI FONDAMENTALI CHE DEVE FRONTEGGIARE CHIUNQUE SI ACCOSTI ALLA BIBBIA (IL CANONE E L'ISPIRAZIONE DEL TESTO SACRO; LA STORIA BIBLICA E LA FORMAZIONE DEL TESTO; IL POSTO DELLA BIBBIA NELLA VITA DEI CATTOLICI).