Francesca è una giovane donna dalla vita apparentemente serena: ha un marito, Cosimo, con cui sta dagli anni dell’università, un lavoro di traduttrice che ama, una madre non troppo presente ma a suo modo affettuosa, amici e amiche che le vogliono bene.
Un giorno nella sua esistenza entra Diego, suo coetaneo e brillante ricercatore universitario, con il quale Francesca intreccia una storia fatta di incontri sessuali e poche parole. Pian piano tutto cambia. La vita, seppure in modo confuso, imperfetto e pericoloso, muta traiettoria. Diego è un vento che cambia l’aria che Francesca respira.
Poi, mentre il rapporto con il marito vacilla e Francesca, lontano da Roma e dalla sua vita di prima, passa i giorni in una dimensione sospesa, come fuori dal tempo e dalla realtà che aspetta le sue decisioni, arriva la malattia che la consegna all’ospedale e al dolore.Improvvisamente il suo corpo diventa un altro, la sua storia non ha più un futuro se non quello scandito dalle sedute di chemioterapia.
Eppure è proprio allora che succede qualcosa: Francesca adesso ha un piano e sa che resisterà se riuscirà a metterlo in pratica… In questo poetico e commovente romanzo, sentimenti come l’amore, il tradimento, la vendetta, la malattia e la paura si intrecciano sapientemente con la leggerezza, l’ironia, il coraggio, la speranza nel domani, sentimenti che appartengono agli spiriti liberi, come quello della sua protagonista, come quello della sua autrice.
"Quest'opera ambisce innanzi tutto a colmare un'evidente lacuna degli studi di settore: mentre infatti per la poesia abbondano, grazie alle numerose antologie realizzate nel corso del tempo, gli strumenti di ricognizione generale sulla produzione del XX secolo, per la narrativa disponiamo soltanto di monografie su singoli autori o di indagini complessive su periodi limitati. Eppure il Novecento letterario italiano è indiscutibilmente il secolo della narrativa: non certo perché la coeva produzione poetica non ne sia all'altezza, ma perché nel corso del Novecento il romanzo italiano ha recuperato il grave ritardo rispetto all'Europa che aveva caratterizzato il secolo precedente" (Dalla Premessa).