La ricerca, condotta in sinergia tra l'Università Cattolica del Sacro Cuore, il Creada (Centro di Relazione Educativa Adulto Adolescente) e il Tribunale dei Minori di Milano, ha preso lo spunto dal ventennale dell'approvazione del D.P.R. 488/88 (Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni) ponendo particolare attenzione all'istituto della "messa alla prova", previsto dall'art. 28 del testo legislativo. Di fronte al giovane imputato e colpevole, l'autorità giudiziaria per un verso non può sottrarsi al dovere di rispettare le norme e applicare gli strumenti di tipo sanzionatorio che aiutino a prendere coscienza e a superare il disvalore dell'atto compiuto, per l'altro è tenuta a suscitare la progressiva responsabilizzazione del ragazzo come punto di partenza di un ritrovato o rinnovato percorso virtuoso. Il grande spessore pedagogico e giuridico dell'istituto delle "messa alla prova" ha dunque sollecitato l'indagine nel concreto su quali e quante messe alla prova siano state attivate dal Tribunale dei Minori di Milano, per verificarne l'efficacia tanto nell'immediato della sospensione della pena, quanto nell'itinerario di vita del soggetto che da minore diviene adulto. Presentazione di Livia Pomodoro.
La centralità dell'educazione degli adulti è stata ed è riaffermata dalla comunità europea come condizione fondamentale per lo sviluppo personale, economico e sociale di questo complesso millennio. Il presente volume affronta il problema delle competenze necessarie agli educatori dei Centri Territoriali Permanenti con una metodologia che intende qualificare non un trattato teorico ma uno strumento di formazione e di crescita personale.