Una raccolta di pensieri, meditazioni e preghiere di Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi, riconosciuti beati dalla Chiesa.
Il caso letterario e politico di Ignazio Silone e la personalità unica dell'uomo-scrittore non smettono di intrigare: i suoi libri continuano ad attirare quanti riscontrano in lui una straordinaria esigenza di essenzialità e di verità e subiscono il fascino di una evocazione spirituale che va oltre le apparenze.
Ricollegando la sua vena artistica all'itinerario di una coscienza tormentata e inquieta, nel bel mezzo di scenari politici e culturali particolarmente complessi, questo libro si pone dalla parte di quei lettori per i quali gli scritti di Silone riflettono un'anima maturata dal dolore. Alla luce della documentazione biografica e autobiografica e delle riflessioni maturate attraverso i suoi personaggi letterari, emerge infatti l'inquietudine come la categoria siluriana per eccellenza: un'inquietudine che, stando a cavallo tra la passione e la follia, sollecita alla ricerca della verità.
In queste pagine gli Autori si rivolgono in modo privilegiato all'esperienza della famiglia, perchè è in essa che si impara l'alfabeto della comunicazione; e la vita della famiglia, diventa scuola permanente di perdono.
Di fronte a Simone Weil e impossibile restare indifferenti: o la si ama o la si rifiuta. Il volume ripercorre la vita e il pensiero, ma soprattutto la spiritualita, di questa grande figura del XX secolo.