In questo saggio viene affrontato uno dei testi migliori della letteratura riformistica del '400, rimasto finora inedito, il 'Tractatus de reformationibus Romanae Curiae (1458) di Domenico de' Domenichi, vescovo di Torcello e, poi, di Brescia.
Un prete non deve temere chi uccide il corpo, ma gli assassini di anime. A Don Puglisi, prete di frontiera, non per motivi politici, ma perché testimone di Cristo tolsero la vita. Ma lui l’aveva già offerta per la sua gente, che voleva formare alla verità che sola rende liberi.