Nella primavera del 2011 il mondo arabo è stato investito da una serie di proteste radicali che chiedevano un reale cambiamento dei regimi politici al governo. Dopo decenni di dittature militari, di corruzione generalizzata, malversazioni, inefficienza amministrativa e sperpero delle risorse nazionali, per un breve spazio di tempo è sembrato che finalmente la democrazia stesse per affermarsi anche in Medio Oriente. Il sogno si è infranto quasi subito nella tragedia: la sanguinosissima guerra civile in Siria, i conflitti tribali e petroliferi in Libia che hanno smembrato quella parvenza di Stato che era la Jamahiriyya di Gheddafi, le guerre religiose che nella penisola arabica hanno ridotto alla fame lo Yemen. Tunisia a parte, ovunque la richiesta di democrazia è stata disattesa, ovunque i problemi economici e demografici sono rimasti irrisolti, ovunque si è preferito utilizzare la forza per affrontare le tensioni tra Stato e società civile. Ripercorrere la storia di questa stagione è fondamentale per comprenderne fino in fondo le ragioni, per analizzare le responsabilità e per prevedere le conseguenze che essa avrà anche sulla nostra parte di mondo. Una lettura indispensabile per chiunque voglia approfondire le contraddizioni e i conflitti del nostro tempo, soprattutto in un paese come l’Italia che dal legame con il mondo arabo viene direttamente coinvolto.
In questo volume, che fa seguito al precedente "Medio Oriente. Una storia dal 1918 al 1991", Marcella Emiliani ripercorre le tappe dei tentativi fatti in Medio Oriente per concretizzare una proposta politica alternativa all'Islam, prima dell'11 settembre e soprattutto dopo, quando con la lotta globale al terrorismo si è riproposta una contrapposizione netta tra "noi" e "loro", uno scontro tra realtà apparentemente inconciliabili cui si è tentato di dare un nome nuovo, il ben noto "scontro di civiltà". Marcella Emiliani analizza in particolare i processi democratici "drogati", le opposizioni islamiste all'attacco dei regimi in carica, i giochi elettorali in Algeria, Libano o nell'autorità nazionale palestinese, gli episodi fondamentali della lotta globale al terrorismo con l'operazione Enduring Freedom in Afghanistan del 2001 e "Iraqi Freedom" in Iraq del 2003. Un'attenzione particolare è rivolta al fallimento epocale dell'unico serio tentativo di negoziare la pace nel vecchio conflitto arabo-israeliano-palestinese, cioè gli accordi di Oslo, un esempio illuminante dei limiti e delle contraddizioni di come in questa area del Mediterraneo si sia perseguito uno sviluppo politico ed economico distorto, con la crescita di gravi disuguaglianze e conflitti sociali tali da far scoppiare le rivolte della primavera araba ancora in corso.