Attraverso la parola, l'autrice intreccia le ragioni del cuore e della mente con quelle dello Spirito. E, poiché ben padroneggia la forza linguistica, spinge la persona consacrata a cogliere l'elemento creativo della parola, la sua armonia. In modo che l'espressività corrisponda ai sentimenti di un preciso momento: "Carne amata da Maria, /Mistero sconosciuto alla mia carne, /io credo".
Man mano che ci s'inoltra nella lettura si scopre il talento che l'ha guidata, la molla inarrestabile che l'ha spinta ad essere creativa: la conoscenza del cuore, perché ciò che si sente dentro rimane per tutta la vita. Le Conversazioni allora si pongono su questa linea: i fatti illuminati dal Vangelo fino a cogliere il significato teologico-spirituale delle parole che definiscono il progetto di vita consacrata.