"Una storia pescata chissà dove e chissà come dal ventre di un mondo contadino che l'autrice ci disvela in un'anatomia di personaggi, usi, abitudini, linguaggi, oggetti, arnesi, alimenti, lungo una mappa accuratissima di paesini sconosciuti, piccoli agglomerati di vite e storie umane sperduti sulle montagne come in un deserto. Marisa Errico Catone ricostruisce tutto con la precisione di un'entomologa, con la passione di un'antropologa, con la capacità narrativa di un'ammaliatrice, rilanciando la memoria attraverso una trama di dettagli." (dalla prefazione di Marida Lombardo Pijola)
Un papà, una mamma e una bambina di otto anni. La storia di una famiglia travolta dagli ultimi, terribili avvenimenti della Seconda guerra mondiale. La partenza da Mestre per i Sudeti al fine di ricongiungersi con i parenti di lingua tedesca della madre; un incredibile equivoco burocratico, le vicissitudini della sopravvivenza nei campi di transito e di sterminio dell'Europa centrale, l'arrivo nei territori cechi occupati dal III Reich, il lavoro forzato e finalmente il rientro in Italia, con mezzi di fortuna, dopo la Liberazione, sono osservati in questo libro con gli occhi di una bimba che voleva avere anche lei una stella cucita sul vestito, come i bambini ebrei del lager. Prefazione di Aldo Cazzullo.