Nell'ambito del cristianesimo primitivo, segnato dall'autorità indiscutibile di Paolo, la leadership femminile catalizza le tensioni interne alle Chiese e svela i meccanismi adottati per fare tacere le voci femminili che reclamano autonomia e possibilità di svolgere funzioni di autorità e di insegnamento. Due scritti del II secolo provenienti dall'Asia minore - le Lettere pastorali e gli Atti di Paolo e Tecla- riflettono i limiti sociali ed ecclesiali all'interno dei quali devono muoversi uomini e donne per poter essere "puri", a partire da abiti e ornamenti, e consentono di scoprire una resistenza femminile. Nel mondo antico, non tutte le donne, né tutte le comunità, si sono infatti arrese di fronte alle pressioni sociali e agli stereotipi culturali.