II bene più prezioso per un genitore è il tempo. Tempo per stare con i propri figli, tempo per educarli, tempo per giocare. Sì, giocare, perché attraverso il gioco - dice Eduard Estivill - le buone abitudini alimentari, igieniche e comportamentali si imparano più facilmente e più velocemente. Il gioco è esperienza. Se diciamo a un bambino: "Lavati le mani prima di metterti a tavola", è probabile che "ascolti" il messaggio, ma che non lo "viva", sentendo così il bisogno di applicarlo. Con il gioco, invece, il bambino fa esperienza dell'insegnamento, ne è il protagonista, è attivo, e acquista autostima. Eduard Estivill - con la collaborazione della mamma Yolanda Sáenz De Tejada - propone tanti giochi da fare con i propri figli divisi in sezioni dedicate ai diversi aspetti dell'educazione - stare a tavola; l'igiene personale; le domande indiscrete; studiare da soli; l'importanza di leggere; il sonno. Chiaro, semplice, di facile applicazione, "Andiamo a giocare" è un utile strumento per aiutare i genitori nella difficile arte dell'educazione.
Quello che avete tra le mani non è il classico manuale per neogenitori da consultare ogni tanto, ma un vero e proprio "compagno di viaggio", una guida da tenere sempre con voi per affrontare al meglio la difficile sfida di crescere un bambino, dai suoi primi istanti di vita fino alle soglie dell'età adulta. La prima parte percorre le principali tappe dello sviluppo psicofisico, mentre nella seconda sono affrontate questioni pedagogiche più articolate: a chi affidare il piccolo quando la mamma rientra al lavoro? Come superare le difficoltà scolastiche? Come parlare di sesso ai ragazzi? Quanto spazio lasciare alle nuove tecnologie? Nella terza parte, infine, gli autori, elencano i vari problemi di tipo medico che si possono incontrare, spiegano come prevenirli, individuarli, affrontarli, quando è il caso di rivolgersi al pediatra o all'ospedale.
II bene più prezioso per un genitore è il tempo. Tempo per stare con i propri figli, tempo per educarli, tempo per giocare. Sì, giocare, perché attraverso il gioco - dice Eduard Estivill - le buone abitudini alimentari, igieniche e comportamentali si imparano più facilmente e più velocemente. Il gioco è esperienza. Se diciamo a un bambino: "Lavati le mani prima di metterti a tavola", è probabile che "ascolti" il messaggio, ma che non lo "viva", sentendo così il bisogno di applicarlo. Con il gioco, invece, il bambino fa esperienza dell'insegnamento, ne è il protagonista, è attivo, e acquista autostima. Eduard Estivill - con la collaborazione della mamma Yolanda Sàenz De Tejada - propone tanti giochi da fare con i propri figli divisi in sezioni dedicate ai diversi aspetti dell'educazione - stare a tavola; l'igiene personale; le domande indiscrete; studiare da soli; l'importanza di leggere; il sonno. Chiaro, semplice, di facile applicazione. Andiamo a giocare è un utile strumento per aiutare i genitori nella difficile arte dell'educazione.
“Negli ultimi undici anni ho curato più di tremila bambini con disturbi del sonno e ho scritto un libro su questo tema, affettuosamente soprannominato dai genitori ‘Metodo Estivill’. Vorrei ora presentarvi una guida rapida del metodo che ha insegnato a dormire a migliaia di bambini in più di venti paesi. Ciò che avete in mano è una serie di regole per educare al sonno i vostri figli nate sulla base di indagini scientifiche e che io propongo non come dogma, ma come utili suggerimenti per i genitori che desiderano metterli in pratica.”
Eduard Estivill
Molti bambini sotto i cinque anni hanno un cattivo rapporto con il sonno o addirittura soffrono d'insonnia. Le conseguenze sono evidenti: diventano irritabili, insicuri e finiscono talora con il trasformare questa fatica in una difficoltà di relazione diurna e con il minare la relazione coniugale dei genitori. Il volume offre gli strumenti "per insegnare" il sonno ai bambini fin dalla prima infanzia, creando le premesse per una disciplina naturale che continua a funzionare per tutti i primi anni di vita.
Si tratta di un libro di brevi racconti, che contengono anche un aspetto funzionale al metodo creato dal dottor Estivili. Ciascun racconto ha a che fare con una paura - soprattutto con quella di diventar grandi - che affiora in forma narrativa aprendo strade, rompendo stati di paralizzazione emotiva, spianando ostacoli. Il fine è lasciar percepire sempre una soluzione, un significativo ammorbidimento delle difficoltà, un varco aperto dentro l'immaginazione infantile. I genitori hanno la possibilità di trovare sera per sera il racconto più adatto. Non solo. Il racconto più adatto alla difficoltà che il bambino esprime: la rivalità tra fratelli, il piccolo incubo ricorrente, il disgusto del cibo, lo spauracchio dell'abbandono. Una serie di illustrazioni accompagnano e arricchiscono le storie. Età di lettura: da 6 anni.
Il libro nasce dal successo sperimentato con il metodo Estivill per insegnare a dormire ai bambini; molte madri hanno infatti affermato di aver esteso con ottimi risultati alcune tecniche utilizzate per il sonno alla sfera della tavola e così il dottor Estivill, insieme alla psicologa infantile Montse Domènech, ha ideato una metodologia per insegnare a mangiare. Il volume è un manuale pratico, di agevole lettura e facile utilizzo, che spiega ai genitori come insegnare a mangiare ai loro figli, affinché quelle boccucce ostinatamente serrate si dischiudano, permettendo a mamma e papà di essere tranquilli sul fronte alimentare.
Il fenomeno dell'insonnia, dovuto in parte allo stress della vita quotidiana, è ormai considerato un vero e proprio problema sociale. Recenti ricerche hanno dimostrato che le turbe del sonno derivano principalmente da errate abitudini contratte nei primi anni di vita. Il libro svela ai genitori le semplici tecniche per conseguire l'obiettivo.