Cambiare le strutture sociali o cambiare l'uomo? È un'alternativa che non finisce di appassionare, e talvolta di dividere, gli uomini e i cristiani. La spiritualità che Pàvel Nikolàjevic Evdokìmov propone, ampiamente nutrita di meditazione biblica e patristica, soprattutto orientale, tende a operare una sintesi tra l'esperienza di Dio e la sua espressione storica nel lavoro, nella cultura, nell'arte, nella morte. L'esperienza di Dio coglie l'uomo in ciò che ha di originario trasformandolo in "uomo nuovo". Ma Dio è colui che ama gli uomini di un "amore folle", come suole dire Evdokìmov prendendo l'espressione dal teologo laico Nicola Cabasilas; cioè di un amore che può tutto fuorché togliere la libertà all'uomo. Trasformandosi a immagine di Dio, l'uomo non può non amare l'umanità intera fino in fondo, condividendone il destino. Perciò è necessario che i cristiani superino sia le sterili tentazioni dell'integrismo sia la perdita di identità e sviluppino la loro fantasia creatrice, esprimendo forme storiche che valorizzino i frammenti di verità e di bellezza sparsi nella società contemporanea, facendoli diventare segni in cui ogni uomo possa sentire la presenza vivente in Dio.
"Dal portale regale di Chartres a Michelangelo, dall'icona di Rublev alle scuole russe italianizzanti del XVIII secolo, si constata una perdita progressiva del senso sacro", osserva Evdokimov. "Il sacro si sposta verso il "bello" estetico, l'essenza religiosa scompare dinanzi all'elemento narrativo, aneddotico, al piacevole, al ritratto somigliante, al complicato". Non accade così nel mondo dell'icona, dove il sole non tramonta e la luce è senza attenuazioni. La maggiore espressione figurativa del mondo ortodosso esprime il meriggio abbagliante dell'incarnazione, senza ombre né oscurità, e le sfumature vengono espresse solo dal contrasto dei colori, al di fuori di ogni artificio di illuminazione e di prospettiva. Se ogni dipinto è posto in un triangolo chiuso, composto dall'artista, dalla sua opera e dallo spettatore, l'icona spezza quel triangolo e afferma la sua indipendenza sia da chi la realizza che da chi la contempla. Essa non suscita l'emozione, ma l'avvento di un quarto elemento, l'avvento del trascendente di cui attesta la presenza. L'artista scompare dietro la tradizione che parla e l'opera d'arte diviene lo scaturire di una presenza dinanzi alla quale non si può restare solo spettatori.
Evdokimov, facendo riferimento alle grandi figure laicali nella Chiesa come Nicola Cabasilas (XIV secolo), sviluppa il concetto del sacerdozio dei laici secondo la tradizione Orientale: "Come non esiste la separazione alcuna in Chiesa docente e discente, ma è la Chiesa totale che ammaestra la Chiesa, così pure è in tutto il suo insegnamento che l'evangelo si rivolge a tutti e a ciascuno... Il laicato costituisce dunque esattamente lo stato del monachesimo interiorizzato. La sua sapienza consiste essenzialmente nell'assumere, pur vivendo nel mondo e forse soprattutto a causa di questa vocazione, il massimalismo escatologico dei monaci, la loro attesa gioiosa e impaziente della Parusia". Il laico è chiamato ad una incessante testimonianza evangelizzatrice ed esprime nella sua persona il mistero della Chiesa nella sua relazione al mondo. L'esperienza monastico-mistica, infatti, non deve essere fine a se stessa ma deve essere testimoniata al mondo. Anzi, il ruolo del laico è più che di un testimone; è simile a quello del Precursore - come Giovanni Battista che "non è ... un testimone del regno, ma è già il luogo in cui il mondo è vinto e in cui il regno è presente. Non è soltanto una voce che l'annunzia, è la sua voce", così pure il laico è colui che con tutta la sua vita, con ciò che è già presente in lui, annuncia Colui che viene. Il volume riporta il testo di una conferenza che l'autore tenne nel 1963, in occasione del primo millennio dalla fondazione del Monte Athos.
Sacramento dell'amore costituisce la prima anta del dittico (la seconda è La donna e la salvezza del mondo) che Pavel Evdokimov ha dedicato ai carismi propri dell'uomo e della donna, come anche al "mistero" (in senso sacramentale) dell'amore umano. è superfluo dirlo: l'eros non ha trovato posto nel cristianesimo storico, se non, ma logorato, nelle imprese spirituali del monachesimo. Il Sacramento dell'amore mette in tensione le due espressioni dell'apostolo: In Cristo non c'è nè uomo nè donna" e "Nel Signore la donna non è senza l'uomo, nè l'uomo senza la donna". ciascuno, al di là di ogni definizione funzioanle, è collocato nella piena dignità di persona. E contemporaneamente è ristabilita la consustanzialità nuziale, i due poli trovano posto dentro l'intera immagine divina.
“I credenti trascorrono la loro vita sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Ogni terra straniera è per loro una patria e ogni patria è terra straniera”.
(A Diogneto)
Un approccio ai grandi temi della vita ecclesiale e dell’esperienza umana: dall’unicità della persona alla grazia del matrimonio, dalla lettura della Bibbia come cammino di unità alla liturgia fonte di ogni bellezza, dall’impegno attivo nella polis fino all’escatologia. Si ritrova qui in profondità il pensiero di una delle figure più prestigiose della chiesa ortodossa in Francia, che ha sempre cercato una convergenza tra le ricchezze dell’oriente e dell’occidente cristiani, consapevole che la chiesa non può essere divisa: “Malgrado le apparenze una misteriosa unità indivisibile sopravvive”.
Pavel Evdokimov (San Pietroburgo 1901 – Meudon 1970), professore all’Istituto di teologia ortodossa Saint-Serge di Parigi, osservatore della chiesa ortodossa al concilio Vaticano II, è stato uno dei maestri spirituali del nostro tempo e un fervente sostenitore dell’ecumenismo.
«Pubblicata nel 1965, L'Ortodossia è una magistrale opera di sintesi che ha fatto epoca e ha procurato al suo autore il titolo di dottore in teologia da parte dell'Istituto ortodosso San Sergio di Parigi. Paul Evdokimov supera qui ogni teologia di scuola, ogni concezione tradizionale dei vecchi trattati di "dogmatica", per elaborare una sintesi originale del pensiero ortodosso» (dall'Introduzione di O. Clément).
Il saggio intende presentare la natura dell'Ortodossia, favorendo nel lettore occidentale l'intelligenza del mondo ortodosso. Costituisce quindi un quadro completo dell'Ortodossia, sia pure prettamente russa, nel quale i molteplici aspetti - l'uomo e il suo rapporto con Dio, l'ecclesiologia, la mariologia, il diritto canonico, la liturgia, i sacramenti, l'escatologia - sono equilibrati e fusi in una costruzione omogenea. L'Ortodossia appare qui come la più alta realizzazione del cristianesimo nella storia, che raggiunge il suo culmine con il trionfo sull'iconoclastia. L'icona rappresenta il culmine della spiritualità ortodossa, l'espressione piena del vivere in Dio.
Sommario
Prefazione (O. Clément). Introduzione all'edizione italiana (E. Lanne). Introduzione storica. 1. Introduzione. 2. Bisanzio dopo Bisanzio. 3. Pro domo sua. I. L'antropologia. 1. Le premesse orientali della teologia patristica. 2. L'antropologia. 3. Le origini e i fini. 4. L'antropologia della deificazione. 5. L'ascetismo. 6. L'esperienza mistica. II. L'ecclesiologia. III. La fede della Chiesa. 1. Il dogma. 2. Il compito dogmatico dei concili e la loro eredità. 3. Il diritto canonico. 4. La Bibbia. 5. In dubiis libertas. 6. La tradizione. IV. La preghiera della Chiesa. 1. La categoria del sacro. Il tempo sacro. Lo spazio sacro. 2. Iniziazione all'icona. 3. La liturgia. 4. I sacramenti. V. L'eschaton o le cose ultime. 1. La Chiesa nel mondo o le cose ultime. 2. L'escatologia. 3. Ortodossia ed eterodossia. Breve bibliografia generale. Piccolo dizionario della teologia ortodossa. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Paul Evdokimov (1901-1970) è stato uno dei più famosi teologi russi. Ha ricevuto l'ordine di lettorato nella Chiesa ortodossa russa. È vissuto in Francia, dove è stato professore di teologia morale all'Istituto San Sergio di Parigi; ha insegnato anche all'Istituto ecumenico di Bossey. Tra il 1945 e il 1955 ha collaborato al gruppo della rivista di carattere interconfessionale Dieu vivant. Durante l'ultima sessione del concilio Vaticano II è stato invitato dal Segretariato per l'unione dei cristiani a rappresentare l'Istituto San Sergio. Fra le sue opere, le EDB hanno pubblicato la traduzione italiana de Le età della vita spirituale (22009).
Descrizione dell'opera
Proposto ora in maneggevole versione economica, il volume costituisce forse l'opera più importante di Paul Evdokimov, che, nella piena maturità interiore, vi esprime l'essenza della spiritualità ortodossa. Egli affronta la crisi spirituale dell'uomo d'oggi e ne trova le soluzioni nella grande tradizione orientale e dei Padri greci, da lui interrogati con le parole e i problemi del nostro tempo.
Descrivendo il tipo umano ormai dominante, Evdokimov insiste sull'agitazione, il sovraffaticamento, il logoramento nervoso. In queste condizioni l'uomo ha più che mai bisogno di un'ascesi, intesa non come cammino di sofferenza, ma come «disciplina della calma e del silenzio, ricercati periodicamente e regolarmente, in cui ritrovare la capacità di fermarsi per la preghiera e la contemplazione, anche in mezzo a tutti i rumori del mondo, e soprattutto di ascoltare la presenza degli altri». La via che l'autore propone a tutti gli uomini del nostro tempo è quella di un "monachesimo interiorizzato", per poter giungere a pregustare sin d'ora il "sapore" del Regno: il silenzio, la pace, la dolcezza della presenza divina.
È ciò che molti occidentali smarriti - anche cristiani - cercano spesso nello yoga, nello zen, nella meditazione trascendentale: per l'autore, l'autentica trascendenza consiste piuttosto nel recuperare il senso della Chiesa come mistero e come mistica.
Sommario
Prefazione (O. Clément). Introduzione. I. L'incontro. 1. L'ateismo. 2. La fede. 3. Le dimensioni della vita spirituale. 4. I pericoli dell'ignoranza e l'arte ascetica. 5. Gli elementi costitutivi della vita spirituale. 6. Natura o essenza della vita spirituale. 7. Le diverse età della vita spirituale. II. L'ostacolo e la lotta. 1. Le negazioni del male e le affermazioni del bene. 2. I tre aspetti del male e del Maligno. 3. L'inferno e la dimensione infernale del mondo. 4. La sofferenza degli uomini. 5. Il messaggio della Pentecoste. 6. I Padri del deserto. 7. Il monachesimo interiorizzato. 8. L'essere umano. 9. L'ascesi della vita spirituale. 10. Lo sforzo ascetico. 11. Il progresso della vita spirituale. 12. Le passioni e la tecnica della tentazione. III. I carismi della vita spirituale e l'ascesa mistica. 1. L'evoluzione della spiritualità in Oriente e Occidente. 2. Il passaggio dall'Antico al nuovo Testamento. 3. I carismi della vita spirituale. 4. Lectio divina. 5. Il sacerdozio universale dei laici nella tradizione orientale. 6. L'ascesa mistica. Indici.
Note sull'autore
Paul Evdokimov (1901 - 1970) è stato uno dei più famosi teologi russi. Ha ricevuto l'ordine di lettorato nella Chiesa ortodossa russa. È vissuto in Francia, dove è stato professore di teologia morale all'Istituto San Sergio di Parigi; ha insegnato anche all'Istituto ecumenico di Bossey. Tra il 1945 e il 1955 ha collaborato al gruppo della rivista di carattere interconfessionale Dieu vivant. Durante l'ultima sessione del concilio Vaticano II è stato invitato dal Segretariato per l'unione dei cristiani a rappresentare l'Istituto San Sergio. Fra le sue opere, le EDB hanno pubblicato la traduzione italiana de L'Ortodossia (1981).
Evdokimov vuole lanciare un messaggio preciso: il matrimonio deve essere visto come la consacrazione dell’amore umano, ovvero mediante la celebrazione liturgica è lo stesso amore creaturale dell’uomo e della donna a essere investito delle energie del Regno e costituito segno/partecipazione dell’amore di Cristo e della chiesa, anzi dello stesso amore trinitario. L’amore coniugale diventa la materia del sacramento del matrimonio ... Evdokimov scrive un libro che utilizza insieme e liberamente fonti orientali e occidentali, pensa a una teologia personalista del matrimonio a due polmoni, capace di esprimere quanto di meglio oriente e occidente avessero allora da dire sul mistero del matrimonio. E scrive con grande forza di pensiero, con ricchezza di intuizioni e con ampiezza di riflessione; molte pagine non lasceranno indifferente il lettore e offriranno punti di vista originali su tanti aspetti della teologia.
(dalla “Prefazione” di Basilio Petrà)
Pavel Evdokimov (San Pietroburgo 1901 - Meudon 1970), conseguì la licenza in filosofia alla Sorbona e quella in teologia all’Istituto di teologia ortodossa San Sergio, dove fu professore di teologia morale. È stato direttore del Centro di studi ortodossi San Sergio di Parigi, membro del comitato direttivo dell’Istituto ecumenico di Bossey e del Consiglio ecumenico delle chiese di Ginevra. Ha partecipato, in qualità di osservatore della chiesa ortodossa, al concilio Vaticano II. È considerato uno dei maestri della teologia e della spiritualità ortodossa del xx secolo.
Si tratta di una nuova edizione di un classico della spiritualità orientale cristiana, che raccoglie alcuni saggi fondamentali del noto teologo rosso pubblicati negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Sono pagine che rivelano la statura eccezionale dell’autore, capace di trattare temi cari all’Ortodossia in dialogo con la tradizione cattolica per valorizzare i punti di contatto, quasi un anticipo profetico dell’appello di Giovanni Paolo II: “La Chiesa deve imparare di nuovo a respirare pienamente con i suoi due polmoni, quello occidentale e quello orientale”.
Traduzione dei testi francesi di Manuela Viezzoli e Maria Campatelli.
Esiste un’identità della teologia morale ortodossa distinta dall’antropologia teologica e dalla vita spirituale? Alcuni articoli di Pavel Evdokimov e l’introduzione che li precede tratteggiano i caratteri tipici della morale orientale. Le domande più urgenti con cui il mondo moderno sfida la teologia morale contemporanea (la specificità della morale cristiana, la fondazione della norma morale, l’autorità morale, la dialettica tra autorità e libertà, il problema della virtù e della retta coscienza) provocano l’antropologia orientale ad una riflessione sull’ethos cristiano.
Saggio introduttivo diSviatoslav Shevchuk
Indice: Introduzione * Articoli di Evdokimov: Il mistero della persona umana, La dialettica della libertà e dell’autorità, C.G. Jung e la teologia, La dimensione sociale dell’ecclesiologia ortodossa.